Fallimenti in salita: uno al giorno

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    fallimento.jpgIn sei mesi sono stati 180. Dieci in più rispetto allo stesso periodo del 2010.


    fallimento.jpg(red.) Inarrestabile la caduta delle aziende bresciane, sempre più in affanno per gli effetti delle crisi.
    Segno tangibile della difficile congiuntura economica, che, nei fatti, morde ancora e non allenta la stretta, il numero dei fallimenti nei primi sei mesi del 2011.
    A Brescia, dal 1° gennaio al 30 giugno (181 giorni), sono arrivate al capolinea 180 società. Praticamente una al giorno, dato superiore al 2005 (anno nero per le imprese) con 165 ditte fallite in sei mesi e che si chiuse poi con il valore più alto nella storia bresciana di 329 fallimenti in totale.
    Nello scorso mese di giugno sono state 25 le chiusure definitive, contro le 26 dodici mesi fa.
    Erano 170 quelle che hanno abbassato la serranda nello stesso periodo del 2010 che si è poi chiuso con un record negativo di 313 aziende costrette a chiudere i battenti.
    Quindici le società ammesse al concordato preventivo, erano 17 nello stesso arco di tempo dello scorso anno.
    Una trend che non si preannuncia positivo nemmeno per questo 2011, anche se, unica nota lievemente incoraggiante, per il mese di agosto non sono ancora state fissate udienze alla sezione dedicata del tribunale, diversamente da quanto accaduto lo scorso anno quando i giudici furono costretti al lavoro straordinario per espletare le pratiche.

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