‘Corioni, quale futuro per il Brescia?’

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    bresciacalcio1.jpgI tifosi dopo l'ennesima sconfitta delle Rondinelle e il cambio di mister.


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    (red.) Non vanno per il sottile i tifosi del Brescia calcio, gli ultras della Curva nord 1911 che, dopo l’ennesima delusione in campionato con la sconfitta in casa delle Rondinelle a opera del Chievo con un secco 0 a 3 e l’esonero di Mario Beretta dalla panchina (al suo posto è ritornato il ‘licenziato’ Beppe Iachini), analizzano la situazione dei biancocelesti individuando le debolezze di una squadra e di una società che, oramai da tempo, appaiono in ‘crisi di identità’.

    La deficitaria classifica e la situazione debitoria del Brescia Calcio è frutto”, scrivono i tifosi, “della ormai cronica disorganizzazione societaria e della mancanza oggettiva di una seria e duratura programmazione”. Gli ultras definiscono il Brescia Calcio “confraternita amatoriale”, le cui lacune più evidenti “sono chiaramente legate a una rosa incompleta di almeno tre, quattro giocatori, gli stessi che il mister Iachini invocava, tra le righe, a inizio stagione”. L’unica certezza che i tifosi biancazzurri individuano è quella di “non aver mai avuto un Direttore Sportivo, almeno negli ultimi dieci anni”.
    “Sappiamo tutti ormai”, afferma Brescia 1911, “della necessità di Corioni (Gino, presidente del Brescia Calcio, nrd.) di fare cassa a qualsiasi costo (e questo dovrebbe spaventarci più di una possibile retrocessione), quindi speriamo che ci sia il sole per ancora molto, molto tempo”.
    Un altro punto ‘dolente’ per i tifosi è quello rappresentato dalla cronica mancanza di pubblico allo stadio. La media delle persone presenti sugli spalti è di circa 7mila. Una situazione che, per i tifosi bresciani, è legata alla “ ‘famiglia’, così distante dalla realtà, impegnata a cancellare la tradizione più popolare (quella della Curva, per capirci) semplicemente per ripicche personali”.
    Inoltre, attaccano gli ultras, “come se nulla fosse, nel momento più delicato della stagione e nel “clou” del calcio mercato, il massimo esponente della stessa società se ne esce con dichiarazioni fuori di testa: “Voglio vendere la società ”. Ora, a parte l’inverosimiglianza di tale concetto; a parte tutte le battute che si saranno sprecate intorno a questa “barzelletta”; a parte tutto, ci domandiamo a cosa possano servire certe sparate se non a creare un clima d’incertezza e a insinuare nei giocatori (attuali o futuri poco importa) un sentimento di resa e sconforto; nei tifosi e, soprattutto, nei possibili investitori una speranza vana”.
    “Quale calciatore verrebbe a Brescia dopo tali dichiarazioni? Quale imprenditore investirebbe in una società così sprovveduta?”, si chiede la curva nord Brescia 1911.
    “Con tutto il rispetto possibile, invitiamo pertanto Corioni a precisare e chiarire le sue reali intenzioni nei confronti della nostra Maglia e del nostro futuro”, affermano i tifosi delle Rondinelle. “Crediamo sia questo un nostro diritto, in particolar modo dopo aver passato così tanti anni al seguito della Leonessa sputando sangue negli stadi di tutt’Italia”. 

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