Brescia, il campionato sprecato

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    bresciacalcio.jpgLe rondinelle in serie B. Archiviata una stagione delle occasioni perdute.

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    (red.) Dopo undici mesi il Brescia torna in serie B. Dopo la sconfitta in casa contro il Catania (1-2) le Rondinelle salutano l'avventura nella serie maggiore, durata appena un anno.
    L'epilogo è frutto di numeri impietosi: appena sette (una sola in trasferta) le vittorie raccolte dalle Rondinelle in 36 partite. Davvero troppo poche per pensare di invertire la rotta di una stagione che va in archivio come quella del rammarico per le tante occasioni sprecate. Illusorio l'inizio di stagione.
    Dopo la sconfitta all'esordio contro il Parma, il Brescia era stato capace di raccogliere tre vittorie consecutive: con il Palermo, il Chievo e la Roma. Nove punti che raccontavano di un Brescia al primo posto, con il presidente Gino Corioni che cominciava a vedere trasformate il fatti le sue parole di inizio campionato: ''Siamo una squadra da Europa League''.
    Ma era solo un fuoco di paglia perchè a quei tre successi seguirono cinque sconfitte di fila, prima di tornare a segnare grazie ad un doppio pareggio di lusso con l'Inter e con la Juventus. Prima di infilare un'altra serie nera di quattro sconfitte: quella contro il Milan, il 5 dicembre, costa la panchina a Beppe Iachini.
    marioberetta.jpgAl suo posto Mario Beretta, che inaugura la sua era con la vittoria sulla Sampdoria. Passano le giornate ed il Brescia subisce un'involuzione nel gioco e nei risultati, al di là di altri tre punti arrivati contro il Parma, tornano a latitare: dopo sette partite, Corioni decide di richiamare Iachini. Il ritorno dell'allenatore marchigiano, che nel frattempo trova come frutti del mercato di gennaio Zanetti, Accardi, Lanzafame e Jonathas, sembra dare qualche risultato: pareggio contro la Roma e vittoria contro il Bari.
    corionigino.jpg Poi un nuovo digiuno di successi fino a dopo la sosta di marzo, contro il Bologna.
    In mezzo, una serie di buonissime prestazioni condite da tantissime occasioni sciupate (come l'errore da tre punti dal dischetto di Caracciolo al 90' della gara contro l'Inter) e torti arbitrali (vedi il gol annullato nei minuti di recupero contro il Lecce e che sarebbe valso tre punti).
    E via via così fino a ritrovarsi con l'acqua alla gola in classifica in un ambiente oltretutto scosso dalle dichiarazioni di Corioni: ''La mia era”, aveva detto il presidente prima della partita contro il Milan, “è finita. Io da solo non ce la faccio più e così non posso più andare avanti.
    Contro il Catania la retrocessione aritmetica anche se mentalmente, per i giocatori, la discesa in serie B era arrivata una settimana fa in casa della Sampdoria: tre volte in vantaggio il Brescia, tre volte raggiunto. Un campionato delle occasioni perdute. E una conclusione che fa ancora più male, proprio nell'anno del centenario dei biancazzurri.

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