D’Annunzio, la fine dei voli turistici

Da venerdì stop alle tratte passeggeri. Rayanair va a Verona. Si punta sul cargo.



(red.) E' giunta ad una conclusione la vicenda dello scalo bresciano di Montichiari, al centro oramai da anni di una gestione problematica tra le province di Brescia e di Verona.
E’ ora ufficiale la notizia che, da venerdì, nessun volo di linea si alzerà più (almeno per il momento) dall’aeroporto D’Annunzio.
Il 29 ottobre gli ultimi due voli di Ryanair alle 6,30 per Cagliari e alle 11,40 per Londra Stanstead daranno l’addio ufficiale alle tratte passeggeri dopo un’estate da incubo per lo scalo bresciano in cui il record negativo di passaggi aerei (-58%) faceva presagire una conclusione simile (leggi qui).
Da questa data stop ai voli di linea dal momento che la compagnia aerea irlandese, presente da 11 anni a Brescia, sposterà i suoi collegamenti sul Catullo di Verona.
Al D’Annunzio restano i voli cargo, il servizio postale notturno e qualche volo charter.
Un grosso danno anche per le attività commerciali dello scalo, noleggio auto, bar e servizio taxi, che vedono così azzerare il numero di passeggeri in transito e anche i loro incassi, già poco fiorenti prima.
Cosa succederà ora a Montichiari? Vigilio Bettinsoli, presidente della società D'Annunzio che gestisce lo scalo bresciano, controllato dal Catullo di Verona, si dice ottimista e afferma che nelle prossime settimane altre compagnie aeree sono pronte ad atterrare a Brescia. Trattative in corso ci sarebbero, ha detto Bettinsoli, con Alitalia che, dal luglio scorso fino a metà settembre, ha lavorato sul collegamento Montichiari-Alghero.
E mentre il settore passeggeri subisce una brusco arresto, quello cargo è invece destinato a diventare il fiore all’occhiello dello scalo monteclarense.
Verona, cui è andata la gestione del D’Annunzio per altri 40 anni (leggi qui) punta su Brescia per fare concorrenza aTreviso, Bologna e Bergamo, per il trasporto merci che, a settembre, avrebbe fatturato il 30% in più rispetto allo scorso anno.