Bilancio, Brescia sempre virtuosa

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palazzologgia.jpgL'avanzo è di circa 36,9 milioni di euro. Di Mezza: "Centrato il 90% dei nostri obiettivi".

(v.p.) Conti trasparenti. Un avanzo di amministrazione di circa 36,9 milioni di euro e una capacità di autofinanziamento che supera il 90% e che comunque non richiede l'utilizzo di mutui. L'assessore al Bilancio del comune di Brescia, Fausto "Tommy" Di Mezza, ha presentato alla stampa il consuntivo 2008 dei conti di Palazzo Loggia. Il documento sarà discusso il prossimo venerdì dal consiglio comunale.
"La giunta di Adriano Paroli è subentrata a quella di Paolo Corsini a metà anno", ha spiegato l'assessore. "In quattro mesi, però, siamo riusciti a dare un'impronta decisa alle nostre politiche. Infatti se il bilancio previsionale contiene i progetti di un'amministrazione, il consuntivo è la dimostrazione di quanto l'amministrazione ha saputo realizzare. Noi in quattro mesi abbiamo centrato oltre il 90% dei nostri obiettivi (impegni/previsioni definitive), mantendo un bilancio solido e valorizzando il patrimonio comunale".
Daniela Tavelli, che insieme al responsabile della ragioneria Francesco Falasco ha redatto il rendiconto, ha spiegato alla stampa indicatori e numeri "che fanno della Loggia una delle realtà più virtuose di Italia".

Entrate
Le entrate correnti nel 2008 sono state pari a 249 milioni e 700 mila euro. Le maggiori sono state quelle extratributarie, per 147 milioni e 456 mila. Tra queste la parte del leone spetta, naturalmente, agli utili da società partecipate (quindi A2A) con 84 milioni. Pari a 26 milioni e 124 mila sono, invece le sanzioni amministrative.
Falasco però ha voluto chiarire una questione: "Attenzione che le sanzioni sono quelle emesse. Quelle incassate sono pari a circa 11 milioni. Della cifra restante ne incasseremo indicativamente il 30%".
Le entrate tributarie pesano per 50,934 milioni. In questo caso è l'Ici a incidere maggiormente con 41,464 milioni.
Le entrate da trasferimenti sono state, infine, 51,310 milioni e quelle dallo Stato (45,8) sono in aumento per compensare l'abolizione dell'Ici sulla prima casa.

Uscite
La spesa corrente lo scorso anno è stata di 215 milioni e 249 mila euro. Il rimborso dei prestiti, 1,845 milioni, non ha praticamente inciso sul denaro reale che il comune ha impiegato (213,404 milioni).
Le spese principali sono state per l'erogazione di servizi, 104,864 milioni (97,362 nel 2007), e per il personale, 68,371 (67,377 nel 2007). Nel 2008 l'incidenza del personale sulla spesa corrente è stata del 33,79% (36,25% nel 2007).
Dividendo la spesa corrente per funzioni, si scopre che i servizi sociali sono costati 54,630 milioni; la macchina amministrativa 50,909 milioni, l'istruzione 27,885 milioni, trasporti e viabilità 23,401 milioni e la polizia 19,763 milioni.
Il settore ce ha speso meno fondi è stato il turismo, con 615 mila euro, poi lo sviluppo economico, 769 mila, e lo sport, con 2,851 milioni. "Come si può notare", ha commentato Di Mezza, "in poco tempo il nostro governo ha concentrato le spese seguendo le linee del programma elettorale. Lo stanziamento maggiorato nei servizi alla persona è stato fatto per sostenere le famiglie provate dalla crisi economica. Nel 2009 verrà ulteriormente potenziato".
Gli 83,1 milioni di investimenti effettuati nel 2008 sono stati sostenuti per il 95% con l'autofinanziamento e per il 5% grazie a contributi da terzi. Non sono stati accesi nuovi mutui e Brescia, comune virtuoso, resta con debiti ai minimi termini: 15 milioni.

Curiosità
Il comune di Brescia ha una pressione tributaria sui cittadini pari a 262 euro pro capite (erano 327 nel 2007). Lo Stato, invece, trasferisce 236 euro per cittadino. La spesa di investimento pro capite effettuata dalla Loggia nel 2008 è stata di 427 euro (559 nel 2007), mentre l'indebitamento locale è di 90 euro per persona (era 101 l'anno precedente). Il rapporto abitanti/dipendenti comunali è di 111 a 1.

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