Trasloco dei Sinti? “Una Caporetto”

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    delbono.jpgIl Pd attacca l'operazione di Brixia Sviluppo a Mantova: "Chi ha dato il via libera?".


    (i.p.) "Questa operazione è la seconda Caporetto per Rofli, dopo il disastro del Patto per Brescia sicura": diretto e tagliente Emilio Del Bono, capogruppo del Pd in Loggia, nel giudicare l’operazione in corso relativa al trasferimento dei Sinti di via Orzinuovi. In una conferenza stampa i consiglieri del partito, capogruppo in testa, hanno denunciato l’operato di Brixia Sviluppo (leggi qui), una controllata al 100% dal comune di Brescia, o, per dirla come Del Bono, "una società illegittima contro la quale abbiamo presentato un ricorso al Tar che sarà discusso il 3 marzo".
    Sotto accusa l’operazione immobiliare, "di cui il consiglio comunale non sa nulla e che noi abbiamo appreso dalla stampa", ha precisato Del Bono, "per la quale Brixiasviluppo ha acquistato aree in provincia di Mantova per trasferire i Sinti di via Orzinuovi. "Ma con quale mandato? Con quale delibera? Chi ha firmato i preliminari? Chi pagherà il comune quando il tutto si affosserà a causa dell’opposizione dei sindaci dei paesi del mantovano che già hanno rilasciato dichiarazioni pesantissime contro questo progetto".
    Il consigliere Fabio Capra, ricostruendo le azioni delle precedenti giunte Corsini riguardo ai vari insediamenti di nomadi in città, ha ricordato l’esempio "positivo dei Rom di via Borgosatollo: pagarono i loro debiti prima di entrare nelle casette fatte costruire dall’amministrazione cui anch’io facevo parte, dopodichè si intestarono le utenze e la questione si risolse".
    Per i Sinti di via Orzinuovi Capra ha scritto un’interrogazione al sindaco, per sapere numero e composizione delle famiglie, autorizzate e non, se ci sono in corso delle ordinanze di allontanamento per i non regolari, se le famiglie hanno pagato luce, acqua e costi di manutenzione dal 1 luglio 2008 – data in cui la giunta Corsini aveva previsto il definitivo sgombero dell’insediamento – al 31 dicembre 2009.
    Inoltre Capra ha chiesto alla giunta come intenda procedere, "posto che l’attuale insediamento in roulotte era provvisorio, vale a dire fino alla costruzione dei 13 alloggi previsti dal progetto regionale, così come era di 24 mesi, quindi provvisoria anch’essa, l’assegnazione degli stessi ai nuclei familiari non morosi".
    La risposta è arrivata proprio durante la conferenza stampa: i nuclei autorizzati sono 17, per un totale di 50 adulti e 34 minori, mentre 3 nuclei non sono autorizzati. Due sono le ordinanze di allontanamento per flagranza di reato, nessuna ordinanza per morosità. Le famiglie non hanno contribuito ai costi delle utenze, che sono stati coperti dall’amministrazione: dal luglio 2008 all’ottobre 2009 si è trattato di 116.947,76 euro.
    Per la manutenzione nel 2008 sono stati spesi 3.318,95 euro. Infine la risposta precisa: "E' stata ottenuta l’autorizzazione regionale di presa atto del nuovo progetto gestionale del villaggio solidale di accoglienza, che destina le casette ad adulti in situazione di disagio e la sperimentazione di una struttura di accoglienza per minori con provvedimenti penali".
    Il Pd resta in attesa di un confronto politico sulla vicenda: "Ci chiediamo politicamente che cosa significa tutto ciò?" ha concluso Del Bono, "a noi sembra un’operazione furbesca fatta a spese della città, che demarca il degrado morale in cui la giunta Paroli ha fatto precipitare Brescia.

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