Musil, il comune chiude il portafogli

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    musilmicro.jpgRolfi al presidente Castronovo: "Il progetto rischia di diventare un costo per la collettività".


    (d.s.) Se il Musil interessa così tanto agli industriali bresciani, che contribuiscano alla sua realizzazione, invece, di riempirsi la bocca solo di parole.
    Dopo la polemica aperta sulle pagine del quotidiano La Stampa dal presidente del Musil, Valerio Castronovo, nei confronti del comune di Brescia, reo di aver bloccato a tempo indeterminato la realizzazione del progetto, per la quale servirebbero maggiori risorse (leggi qui), il vicesindaco Fabio Rolfi è voluto intervenire per rispondere colpo su colpo alle accuse rivolte mezzo stampa all’amministrazione.
    "Strano che ad aprire la polemica sia un giornale di Torino, proprio la città di Castronovo", ha esordito sarcastico Rolfi, ricordando che, per il Musil, la Loggia ha già speso 12,7 milioni di euro e contribuito alla sistemazione di siti periferici inseriti all’interno del progetto.
    “In tempo di vacche magre il comune non può spendere ulteriori soldi dei contribuenti per un progetto che verrebbe a costare 6,9 milioni in più per gli allestimenti, senza contare i costi di gestione, e che rischia, soprattutto, di rimanere una cattedrale nel deserto, anche se ne condividiamo le finalità” ha proseguito il vicesindaco, prima di spiegare che "le previsioni di Castronovo e dei suoi sono perlomeno ottimistiche".
    “Sessantamila visitatori l’anno mi sembra una cifra particolarmente generosa, forse raggiungibile con le visite delle scolaresche che, comunque, non pagherebbero: quindi, il museo rischierebbe di divenire una spesa, invece che un investimento” ha ribadito l’esponente leghista, ricordando che in questo momento la priorità per il comune è il mantenimento della qualità dei servizi erogati al cittadino.
    Una risposta, infine, a chi accusa la Giunta Paroli di non investire in cultura. “Vorrei ricordare che questa amministrazione", ha concluso Riolfi, "ha dato vita alla mostra degli Inca, che ha riscosso un notevole successo e organizzerà presto quella sui Longobardi, ha poi valorizzato il museo di Santa Giulia ed ha investito nella ristrutturazione della pinacoteca Tosio Martinengo”.

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