Adro, annullato il bonus bebè

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    neonati.jpgAzzerato anche il contributo affitti. "I soldi andrebbero soprattutto agli stranieri".


    oscar lancini.jpg(red.) Tramontato il caso dei “soli delle Alpi”, rimossi in via definitiva e certificata dal polo scolastico “Gainfranco Miglio” di Adro, nel Bresciano, una (ultima?) zampata il sindaco Oscar Lancini l’ha riservata in Consiglio comunale giovedì sera, questa volta sul bonus bebè e sul contributo affitti.
    Che sono stati azzerati. Una decisione in risposta alla polemica, l’ennesima per la cittadina franciacortina, sorta la scorsa estate a seguito di una sentenza del Tribunale del lavoro in cui i giudici hanno stabilito “la natura discriminatoria delle limitazioni dei beneficiari delle prestazioni sociali” stabilite dall’amministrazione.
    Nel 2005 la Giunta leghista, sulla base di due sentenze del Tribunale del lavoro, attivato anche in quel caso su esposto della Cgil, era stata costretta a modificare, alla fine del 2010, il provvedimento estendendo il contributo anche ai cittadini extracomunitari, precedentemente esclusi.
    Lancini ha preferito cancellare tutto, sostenendo come, in questo modo, le modifiche del regolamento non rispecchiassero più l'impegno elettorale assunto con i cittadini, poiché, se fossero stati mantenuti i due bandi modificati, circa il 70% dei fondi disponibili sarebbero stati assegnati agli extracomunitari (l'8% della popolazione adrense) contro il 92% di italiani a cui sarebbero spettati solo il 30% dei soldi messi a disposizione.
    Una scelta vivamente contestata dall’opposizione, ma che è passata in Consiglio con 11 voti favorevoli e quattro contrari per il bonus nascite e 10 sì, quattro no e un astenuto per il contributo all'affitto.  
    Un ultimo bagliore di polemica si è poi acceso ancora sulla questione dei 700 simboli leghisti prima apposti e poi rimossi nella scuola cittadina, quando le opposizioni hanno chiesto chiarimenti sulle spese per le operazioni di ‘pulizia’ e sul pagamento degli oneri processuali a carico dell’amministrazione.
    Il sindaco infatti ha annunciato che il comune farà ricorso al fondo di riserva comunale per le spese di arbitrato e di cause pendenti dal momento che l'amministrazione si è dovuta difendere da un “attacco strumentale” della Cgil.
    Lancini ha poi spiegato che nessuna spesa è stata sostenuta dalle casse comunali né per l’applicazione dei “soli”, né per la loro cancellazione.

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