Edison, proroga di 6 mesi sui patti

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    a2asede.jpgRinviata anche la stesura dei bilanci 2010. Ma si attende un anno in negativo.


    a2asedebs.jpg(red.) Una proroga dei patti attuali di sei mesi per mettere a punto un accordo 'industriale' che chiuda con soddisfazione di tutti i soci il riassetto di Edison.
    Mentre i soci si accordano sul rinvio dell'intesa, assecondando la richiesta dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il cda di Edison ha fatto slittare di una settimana i conti, nel tentativo di avere un quadro più chiaro delle svalutazioni da registrare in bilancio, e ha avviato arbitrati con l'Eni e con il gruppo del Qatar, Rasgas, per rivedere al ribasso il prezzo di 10,4 miliardi di metri cubi di forniture di metano all'anno.
    Edf, che ha riunito il suo da prima di quello di Edison, ha dato mandato ai propri manager di ''non rinnovare il patto'' in Tde a meno che non venga raggiunto con Delmi, la holding guidata da A2A che raggruppa i soci italiani di Edison, un accordo di base sul riassetto entro martedì (data entro cui deve arrivare la disdetta degli accordi attuali, pena il loro rinnovo triennale).
    In questo caso, il vecchio patto ''potrebbe comunque essere esteso per un periodo di alcuni mesi – hanno affermato – al fine di continuare le negoziazioni tra le parti, con l'obiettivo di rafforzare la posizione industriale di Edison”.
    Già A2A, la multiutility nata dalla fusione di Asm Brescia e di Aem Milano, aveva aperto all'ipotesi di una proroga, definita ''ragionevole'' dal presidente Giuliano Zuccoli. Martedìi il cda di Delmi dovrebbe accordarsi con i francesi per prolungare di sei mesi l'attuale patto, sotto le cui garanzie negoziare il nuovo accordo. Di cui esiste già una bozza, che Tremonti ha però respinto perchè assegna il controllo di Edison a Edf, in cambio della concessione ad A2A di alcune centrali derivanti dallo 'spacchettamento' di Edipower e della creazione di una società comune di vendita dell'energia.
    Si tratterà ora di capire quale sarà l'atteggiamento del governo, e di vedere se i contrappesi che verranno individuati (si parla di poteri di veto sulle decisioni strategiche per il presidente 'italiano' di Edison) saranno in grado di convincere il ministro.
    Mentre i soci discutono, il cda di Edison ha preso ancora tempo sul bilancio, rinviandone l'approvazione al 21 marzo, dopo il primo slittamento deciso a inizio febbraio. I conti dividono i soci italiani e francesi, su posizioni distanti in tema di svalutazioni della loro partecipata. E' stata accolta la richiesta dei consiglieri indipendenti di nominare quale loro advisor Goldman Sachs al fine di avere un parere sugli impairment test svolti dal consulente Maurizio Dallocchio. I test, che servono per misurare la perdita di valore dell'avviamento di Ediosn, hanno evidenziato svalutazioni per circa 210 milioni. I francesi, solo per la loro quota del 50% in Foro Buonaparte, hanno accantonato circa 700 milioni. Una cifra spropositata per Delmi. Il parere di Goldman Sachs potrebbe dunque rivelarsi risolutivo per trovare un compromesso.
    Se il 2010 di Edison si chiuderà con risultati deludenti, il 2011 si prospetta anche peggiore. Dai contratti di gas il gruppo si attende ''un impatto negativo'' di circa 200 milioni, che ridurrà l'Ebitda 2011 a circa 900 milioni, contro gli 1,35 miliardi di quest'anno. Dagli arbitrati Edison confida di uscire, a partire dal 2012, con ''una ragionevole redditività'' dei contratti di gas, e con rimborsi ''una tantum'' che consentano di recuperare le perdite subite.

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