Edison, giro di consultazioni in A2A

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    edison.jpgParoli e Pisapia a colloquio con i vertici della multiutility per il negoziato con Edf.


    edison.jpg(red.) Il riassetto di Edison torna nel vivo. Negli ultimi giorni, secondo quanto risulta a Radiocor, il direttore generale di A2A, Renato Ravanelli ha dato il via a un round di consultazioni con i grandi soci dell'utility lombarda (il comune di Milano e quello di Brescia, che detengono il 27,5% ciascuno) per concordare la strategia da adottare nel negoziato con Edf.
    Ravanelli, fino ad oggi, ha tenuto incontri riservati con il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, e con il nuovo city manager del comune di Milano, Davide Corritore. A breve è previsto anche un meeting con il neo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia che, nei giorni scorsi aveva affermato che avrebbe, prima o poi, colloquiato sul tema con il suo omologo bresciano. 
    Il direttore generale di A2A, mente finanziaria della ex municipalizzata, aveva già condotto in prima persona le trattative con i francesi, e in particolare con il loro emissario Thomas Piquemal, fino a raggiungere una bozza di accordo condiviso alla fine di febbraio.
    Poi lo stop imposto dal ministero dell'Economia, preoccupato per una possibile colonizzazione transalpina di Edison, aveva bloccato tutto, portando a una forzata proroga dei patti fino al prossimo 15 settembre. Con l'avvicinarsi di questa scadenza i giochi sono tuttavia destinati a riaprirsi in fretta. Ravanelli, di fatto, ha già incassato il via libera del comune di Brescia a trattare con i francesi una sostanziale riproposizione dell'accordo di marzo scorso.
    Quest'ultimo prevedeva, per sommi capi, la salita di Edf nel capitale di Edison a ridosso del 50% e, dal punto di vista industriale, lo spacchettamento di Edipower con gli asset idroelettrici destinati a A2A, mentre Edf, a sua volta, avrebbe fatto di Edison quanto desiderato da lungo tempo, ovvero la piattaforma europea per il mercato del gas. Questo schema di riassetto, nelle prossime settimane, dovrà ottenere anche il via libera dell'amministrazione milanese.
    Poi si cercheranno di riannodare con i francesi i fili di una trattativa che non si annuncia semplice e promette, ancora una volta, una conclusione in zona Cesarini.

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