“Veleni nell’aria?” paura a S. Polo

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    fumi1.jpgLettera allarmata alle autorità firmata da 60 famiglie: "Che cosa cresce nei nostri orti?"


    (red.) A San Polo serpeggia tra la gente un gravissimo timore, anzi due. Il primo è quello di essere stati costretti a respirare per anni aria cattiva, senza che le autorità competenti (dall’Asl al municipio) siano mai intervenute. Il secondo è quello di aver mangiato e di ingerire tutt’ora gli ortaggi e le verdure provenienti da orti inquinati dalle diossine o dal Pcb presenti nell’aria, magari diffusi dagli scarichi industriali.
    Per questo una sessantina di famiglie residenti nella zona di San Polo vecchio compresa tra via Violante, via Forleo, via Arici e via Cadizzoni, hanno inviato una preoccupatissima petizione all’Asl di Brescia (per conoscenza al primo cittadino Adriano Paroli, all’Arpa, l’azienda regionale per il controllo dell’ambiente, alla Circoscrizione Est e ai comitati locali) chiedendo controlli su terreno e ortaggi.
    Sono allarmati dal fatto che nell’aria si sentano spesso cattivi odori e che le piante dei loro orti si presentino in sofferenza, bruciacchiate e talvolta coperte da un misterioso pulviscolo che si deposita dal cielo.
    Ma a questo si aggiunge uno spettro agghiacciante, quello delle morti per tumore. Secondo i cittadini di San Polo, le autorità dovrebbero verificare se è vero che – come dice la vox populi del quartiere – nella zona i malati e i deceduti di tumore al pancreas siano aumentati negli ultimi anni. Per questo la petizione vorrebbe seri rilievi scientifici.
    «Molti di noi si chiedono quotidianamente se l’aria malsana entra nelle abitazioni e nei nostri organismi e se da qui provengano i nostri malanni», si legge nella petizione. Che invita le autorità a incontrare i cittadini e a «decidere in fretta un serio controllo di tutti gli orti» nonché di tutte le aree verdi, «molto praticate da bimbi e mamme, alcune delle quali incinte: sono a rischio oppure no?».

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