Azzano, stop per il polo logistico

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    azzanonopolo.jpgIl Tar ha accolto il ricorso dei comuni e di Legambiente. Lavori fermi fino ad ottobre.


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    (red.) Era attesa per il 26 gennaio la decisione del Tar sul destino del polo logistico di Azzano Mella e la risposta è arrivata: stop ai lavori per la creazione di una piattaforma destinata allo stoccaggio delle merci per i supermercati Esselunga, prevista su un’area di
    566mila metri quadrati.
    Il Tribunale amministrativo di Brescia ha accolto la richiesta di sospensione della pratica sulla base dei ricorsi dei comuni di Capriano del Colle, Dello, del Consorzio del Monte Netto e di Legambiente contro il progetto del comune di Azzano e della Provincia di Brescia.
    L'accoglimento delle ragioni delle amministrazioni di Capriano, di Dello, del Parco regionale del Monte Netto e di Legambiente si fonda su due punti: innanzitutto, il progetto doveva essere sottoposto alla Valutazione Ambientale Strategica (Vas), in secondo luogo, il Piano di coordinamento del territorio provinciale (Ptcp) inibiva il rilascio del nullaosta alla realizzazione del polo logistico perché il sito prescelto è tra quelli sottoposti a misure di salvaguardia statuite per le aree agricole di interesse strategico. Il comune di Azzano Mella, la Provincia di Brescia e Safer sono stati condannati a 2.500 euro di spese processuali.
    Ruspe ferme dunque almeno fino al 26 ottobre quando il Tar entrerà nel merito della questione, ma intanto una vittoria per le amministrazioni comunali, per il Consorzio e per gli ambientalisti che hanno sempre dato battaglia contro quella che è stata definita una “cementificazione del territorio”.
    Lo scorso 18 novembre il presidente del tribunale, Giuseppe Petruzzelli, con decreto monocratico aveva già dettato un primo stop ai lavori e le parti in causa, i comuni coinvolti, la Provincia, Legambiente e Safer, la società incaricata di realizzare l'intervento edilizio, si erano accordate per un rinvio di sei settimane, allo scopo di poter raccogliere e produrre ulteriore documentazione utile alla sentenza fissata per il prossimo autunno.
    Il comitato di Legambiente Bassa Bresciana aveva promosso diverse campagne di sottoscrizioni contro il polo logistico, raccogliendo oltre 4mila firme, poi consegnate in Provincia e in Regione.
    L’ultima manifestazione contro il polo logistico si è svolta sabato 22 gennaio con un corteo di trattori, biciclette e pedoni fino all’area del cantiere.  

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