In manette la banda dei kosovari

Più informazioni su

    carcere.jpgSono cinque giovani. Accusati di almeno sette rapine compiute nell'Ovest.


    (red.) Sono accusati di aver messo a segno sette rapine in pochi giorni dalla fine di gennaio. Nel mirino della banda erano entrati sale giochi, bar e distributori di carburante nell’Ovest della provincia di Brescia, tra hinterland cittadino e Franciacorta.
    Ma alla fine i malviventi sono stati individuati e arrestati. Si tratta di cinque giovani kosovari, tutti fra i 20 e i 23 anni e in maggioranza clandestini in Italia.
    Hanno colpito a Chiari, Rovato, Cazzago, Roccafranca, Castrezzato, Borgonato e Ciliverghe, sempre in maniera violenta e con coltelli, spranghe e pistole alla mano.
    I carabinieri delle compagnie di Chiari e Gardone stavano però stringendo il cerchio. Una cinquantina gli uomini impegnati nella ricerca che hanno studiato
    gli elementi forniti dalle telecamere del "Rio Sala Giochi" di Rovato e del bar No Problem di Borgonato.
    Incrociando le informazioni, gli inquirenti hanno
    potuto appuarre che le rapine erano opera di un gruppetto di quattro persone, abili a muoversi su un territorio che conoscevano bene. I colpi effettuati al "Bar Sereno" di Sant’Andrea, frazione di Rovato, il 31 gennaio, con un bottino da  500 euro e 42 gratta e vinci da 2 euro, quello del 5 febbraio al "Rio Sala Giochi" di Rovato, del 6 febbraio al distributore Agip di Castrezzato, fruttato 2mila euro in contanti e 10 stecche di sigarette, quello del giorno successivo, il 7 febbraio, al "No Problem" di Borgonato di Cortefranca e dell’8 febbraio al Petit café di Rovato, (1300 euro e quattro stecche di sigarette) portavano tutti la stessa firma.
    Uguale il modus operandi della banda: i rapinatori entravano in quattro, travisati con passamontagna e armati di pistole, coltello e tubo di ferro e, sotto la minaccia delle armi, si facevano consegnare denaro e merce.
    A finire nel mirino degli investigatori la targa di una Opel Vectra, la vettura scura identificata da alcuni testimoni, il cui proprietario è risultato essere un kosovaro residente all’estero.
    Da questo riscontro, i  carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dei presunti rapinatori.
    Altri colpi, nel frattempo, erano stati effettuati  l’11 febbraio ad un distributore di Chiari, ma qualcosa in quell’occasione era andato storto e la banda allora ha ripiegato sul bar Provinciale 72 di Roccafranca, e, sempre nella stessa giornata, ha rapinato un automobilista a Ciliverghe di Mazzano, sottraendogli l’auto, una Citroen C4 (leggi qui) .
    E’ stato il momento decisivo: intercettati da un’auto dei carabinieri, i cinque si sono schiantati contro il muro di un’abitazione alla Pedrocca, tentando di speronare l’Alfa dei militari che sono riusciti a bloccarli.
    Due dei kosovari sono stati ammanettati subito. Si tratta del 23enne Driton Xhemali e del 21enne Arben Brezja, residente a Milano ma domiciliato come il primo a Rovato. Gli altri tre, sono stati fermati più tardi in un appartamento di Berlingo: sono Armend Bylykbashi, 20 anni, Fatmir Gashi, 22 anni e Granit Gashi, 21 anni, domiciliati a Chiari, Berlingo, e Rovato. Per tutti si sono aperte le porte del carcere di Canton Mombello.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.