Sinti, no al trasloco a Borgosatollo

"Campo sovraffollato". Il 25 aprile manifestazione dei nomadi a Brescia.


(red.) Si sono spostati fuori dal campo, ma non vogliono traslocare nell’are attrezzata di via Borgosatollo. Le tre famiglie sinti che martedì hanno lascito il campo di via Orzinuovi, trasferendosi momentaneamente (fino al 10 marzo, come prevede l’accordo sottoscritto con il comune di Brescia) nello spazio esterno situato a nord, si oppongono nuovamente allo spostamento nell’altro campo già abitato da nuclei rom.
Nel pomeriggio di mercoledì si è svolta un'assemblea indetta dalla “Federazione Rom e Sinti insieme” in via Orzinuovi. Dopo le tensioni e le proteste del 14 febbraio, tre nuclei famigliari hanno spostato le roulottes all’esterno del campo, in attesa della destinazione finale che, comunque, per i sinti non coincide con quella decisa con la Loggia quando venne sottoscritto il Patto di cittadinanza.
In città sono arrivati i rappresentanti della comunità nomade in Italia, il presidente Gabriele Rudolf da Bolzano e i vice Dijana Pavlovic da Milano e Davide Casadi da Bergamo.
I sinti si oppongono al trasferimento perché ritengono che l’area di via Borgosatollo sia già satura e si creerebbero problemi di sovraffollamento e chiedono soluzioni abitative più adeguate.
Le richieste al comune non riguardano patti e leggi speciali, ma di “essere trattati come cittadini italiani a tutti gli effetti”. I nomadi hanno anche intenzione di portare la protesta in piazza a Brescia, il 25 aprile prossimo, con l'adesione alle manifestazioni previste in occasione dei festeggiamenti della Liberazione.