“Nessun supermercato nell’ex Eib”

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    eib_brescia.jpgLo ha detto l'assessore Vilardi. Ma il destino del ciambellone non è chiaro.


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    (s.s.) "Nell'ex palazzetto Eib non arriverà la grande distribuzione". Lo ha detto e ribadito l'assessore all'Urbanistica del comune di Brescia, Paola Vilardi.
    Nessuna richiesta in tal senso, al momento, è giunta sulla scrivania dell'assessore, ma anche qualora dovesse arrivare "la valuteremo negativamente". Ancora non è stato deciso il destino dell'ex ciambellone, ma sicuramente nessuna grande superficie commerciale sarà aperta in quel luogo.
    A fine gennaio la giunta aveva presentato la proposta fatta dall'Immobiliare Fiera, con cui il comune aveva stipulato una convenzione nel 1999, la quale ipotizzava di poter restituire alla Loggia l'ex Eib completamente ristrutturato a fronte dei 6,5 milioni di euro di opere di urbanizzazione non ancora realizzate. Il comune aveva giudicato subito interessante la richiesta, tanto da dare mandato agli uffici del settore viabilità di analizzare la situazione del traffico intorno al comparto fieristico.
    Le opere di urbanizzazione originariamente previste, infatti, riguardavano la viabilità secondaria intorno agli immobili, ma finora non erano mai state realizzate. La questione ancora da chiarire, quindi, è se tali opere siano effettivamente utili al quartiere fieristico o se possano essere sacrificate in vista dell'opportunità di poter avere, a costo zero, un nuovo palazzetto dello sport.
    Nell'attesa che tutto ciò venga appurato, gli schieramenti politici hanno già preso posizione. Ovviamente su fronti opposti. E se maggioranza e opposizione si sono trovate d'accordo sul fatto che a Brescia un altro palazzetto sportivo serva, non c'è accordo sul dove e sul come. Perché l'assessore Vilardi ha ribadito che, qualora la richiesta dell'Immobiliare Fiera andasse in porto, la struttura sportiva al ciambellone non sarebbe in alcun modo sostitutiva rispetto a quella che la giunta vuole realizzare nella futura cittadella dello sport nel parco delle cave di San Polo.
    Una decisione dettata dal fatto che, stando alle stime dall'ente fieristico, la ristrutturazione dell'ex Eib porterebbe 3.300 posti nelle tribune, rendendo la struttura non ancora adatta, ad esempio, ad ospitare squadre di eccellenza del basket.
    "Ma allora perché non alleggerire la futura cittadella di questa struttura e accorpare gli oneri di urbanizzazione dell'Immobiliare Fiera a quelli che si concorderanno con Faustini e rifare il ciambellone come si deve?" E' la proposta del consigliere del Pd Alfredo Bazoli. Achille Farina, capogruppo del Pdl in Loggia, ha considerato tuttavia che per rifare "come si deve" l'immobile "bisognerebbe raderlo al suolo e ripensarlo completamente per poterlo portare a 5.000 posti a sedere".
    Il Partito Democratico però ha incalzato ricordando che un'acquisizione di questo genere, anche se al momento a costo zero, comporterebbe delle spese in futuro per la manutenzione ordinaria e straordinaria. "Lunedì andiamo in consiglio a discutere un bilancio di lacrime e sangue, e adesso ci dite che ci saranno i soldi per mantenere due palazzetti dello sport?", ha commentato il consigliere Fabio Capra. "Facciamone soltanto uno ma facciamolo bene, altrimenti non si potrà mai tenere sotto controllo la spesa corrente".

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