Tifoso picchiato: 7 agenti a giudizio

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    scontri-tifosi.jpgI poliziotti accusati del pestaggio a Scaroni nel dopo partita Verona-Brescia.


    (red.) Svolta nelle indagini sul pestaggio del tifoso bresciano avvenuto 5 anni fa nel dopo partita Verona-Brescia per mano di alcuni poliziotti.
    Sono sette gli agenti (ma è incerta anche la posizione di un’ottava persona) rinviati a giudizio per il pestaggio di Paolo Scaroni, 32 anni, che a seguito delle percosse ricevute è rimasto invalido al cento per cento (leggi qui).
    Lo ha stabilito il gip Laura Donati, nel corso dell’udienza che si è svolta giovedì. Calci, manganellate e pugni che hanno cambiato per sempre la vita del giovane tifoso delle Rondinelle, assistito in tribunale dall’avvocato Alessandro Mainardi.
    Dopo le botte, Scaroni rimase in coma due mesi e, nonostante la riabilitazione, la sua vita è stata completamente stravolta. Il giovane ha ripreso, a fatica, a camminare, ma i danni subiti lo hanno reso totalmente invalido.
    Al termine di cinque anni di indagini, finalmente il processo, che dovrebbe iniziare in dicembre e che vedrà sul banco degli imputatia rispondere dell’accusa di lesioni gravissime, i sette poliziotti che, all’epoca, erano tutti in servizio alla questura di Bologna.
    Due volte la procura di Verona aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta e, altrettante volte, il giudice per le indagini preliminari Sandro Sperandio aveva respinto l’istanza.
    Gli agenti si sono sempre difesi adducendo come motivazione le esigenze di ordine pubblico e i disordini del dopo partita.
    Il processo dovrà ora stabilire le effettive responsabilità e la dinamica dei fatti che sembra ancora, alla luce di quanto emerso, poco chiara.
    Da una parte Scaroni, che si è sempre detto estraneo ai tafferugli scoppiati in stazione il 24 settembre del 2005, dall’altra gli agenti rinviati a giudizio che dovranno rispondere davanti al giudice di accuse pesantissime.

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