Senegalese muore dopo l’arresto

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    carabinieri1.jpgE' deceduto nella caserma Masotti dopo una crisi respiratoria. Decisa l'autopsia.


    (red.) Si indaga sulla morte di un senegalese di 36 anni, accaduta dopo l'arresto. Il decesso è avvenuto domenica mattina nella caserma Masotti, sede del comando provinciale dei carabinieri, in piazza Tebaldo Brusato, a Brescia.
    L'uomo era stato fermato per un controllo venerdì sera e arrestato nelle ore successive per violazione della Bossi-Fini. Poco dopo le 8 di domenica mattina ha iniziato ad avere problemi respiratori ed è stato chiamato il 118. Il senegalese, in Italia da quattro anni, sofferente d'asma, aveva con sè la pompetta per riuscire a respirare nei momenti di crisi. In pochi minuti, però, il malore è degenerato. Gli operatori del 118 hanno provato a rianimarlo perché in arresto cardiaco, quindi hanno deciso di trasferirlo in ospedale. Una volta al pronto soccorso però il cuore dello straniero ha cessato di battere, e il medico di turno non ha potuto far altro che constatare il decesso. Il senegalese è morto alle 8,45.
    Sarà l'autopsia, disposta dal magistrato Francesco Piantoni e fissata per lunedì mattina all'istituto di Medicina legale del Civile, a stabilire le cause del decesso.

    Gli accertamenti svolti fino a ora non avrebbero comunque evidenziato segni di violenza sul corpo. La morte sembra al momento dovuta a cause naturali.
    L'uomo era un clandestino, già noto alle forze dell'ordine non solo perché senza permesso di soggiorno, ma anche per rissa e resistenza a pubblico ufficiale.
    Per il garante delle carceri e dei detenuti Mario Fappani "è giusto che la magistratura abbia aperto un'indagine per conoscere come si siano svolti i fatti e  per evitare sospetti che cadrebbero sulle forze dell'ordine".
    L'associazione "Diritti per tutti" chiede che sia fatta piena luce sulla vicenda e si è messa a disposizione della famiglia del 36enne, per prestare assistenza, anche legale.

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