Castelmella, “erano consulenze”

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    castel mella.jpgI legali dei quattro indagati per corruzione hanno chiesto la scarcerazione.


    castel mella municipio.jpg(red.) I legali di Mauro Galeazzi, assessore all'Urbanistica del comune di Castel Mella (Brescia), Antonio Tassone, imprenditore di Lumezzane, e Andrea Piva, geometra di Rodengo Saiano, indagati per corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, davanti al giudice Michele Mocciola, hanno chiesto l’annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere dove i tre si trovano dal 20 aprile scorso.
    Un quarto indagato,
    Marco Rigosa, coinvolto nell'indagine in qualità di responsabile dell'ufficio tecnico del comune di Castel Mella ma anche assessore ai Lavori Pubblici del comune di Rodengo Saiano (la cui amministrazione è del tutto estranea alla vicenda) si trova invece agli arresti domiciliari.
    Per gli avvocati difensori non si tratta di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, mancando la prova del tentativo, attraverso il versamento di una somma di 22 mila euro, di render ‘più agile’ il procedimento di approvazione del progetto di costruzione di un centro commerciale su un’area a destinazione agricola, infrastruttura che l’imprenditore lumezzanese Tassone avrebbe voluto realizzare nella periferia del paese bresciano.
    I legali degli indagati hanno inoltre prodotto davanti al giudice del riesame consulenze ed altri elementi a suffragio della tesi dell’innocenza dei quattro assistiti.
    Il geometra Piva avrebbe chiesto all'architetto Rigosa di verificare il progetto per apportare le correzioni necessarie. I 10mila euro contestati dalla procura come tangente sarebbero quindi un acconto sulla consulenza prodotta.
    La parola ora passa al tribunale che deve decidere se accogliere la richiesta di scarcerazione.

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