Quasi tutti dimessi i bimbi intossicati

(red.) Sono stati quasi tutti dimessi i bambini bresciani che si trovavano al campo estivo diocesano dell’Azione Cattolica in una cascina della Val Camonica, a Zazza di Malonno, in provincia di Brescia,ricoverati all’alba di venerdì per un’intossicazione.
Una cinquantina di loro, tra gli 8 e i 13 anni, ha trascorso la notte in vari ospedali della provincia (Esine, Chiari, e il Civile e la Poliambulanza in città) dopo aver accusato malori.
Tutti, vale a dire una cinquantina, sono stati trasportati a scopo precauzionale al pronto soccorso, ma secondo le testimonianze sembra che a stare male sia stata una ventina dei giovanissimi ospiti: i primi avrebbero accusato i primi sintomi, vomito e dissenteria, in serata, ma dopo un primo intervento della guardia medica, altri bambini avrebbero iniziato a non sentirsi bene.
Da lì intorno alle due del mattino la chiamata al 118 e l’impegnativo dispiegamento di mezzi di soccorso per il trasporto, grazie ai pullman della Protezione Civile. Nessuno degli otto educatori presenti ha accusato sintomi.
Una decina i bambini che si trovano ancora in osservazione in ospedale (di cui uno al Civile e otto a Esine) ma che potrebbero essere dimessi nelle prossime ore.
Il responsabile del pronto soccorso pediatrico del Civile di Brescia, Alberto Arrighini, ha spiegato che all’origine del malore che si è manifestato in vomito e dissenteria, ”secondo le testimonianze è verosimile ci possa essere l’acqua di un ruscello: certo è che si è riscontrata sincronia nella manifestazione dei sintomi, e quindi un contagio simultaneo, il che escluderebbe l’ipotesi di un virus che i bambini si sono passati l’un l’altro”.
A determinare l’intossicazione sarebbe quindi stato ”qualcosa che hanno bevuto, mangiato o comunque ingerito nello stesso momento, anche tra mercoledì e giovedì, dipende dai tempi di incubazione. Non si rilevano segnali preoccupanti”. Solo le analisi condotte in laboratorio, e quelle a cura dell’Asl sui materiali, potranno dare risposte definitive.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.