Tarantini: “Edison, spacchettiamo Edipower”

E' questa, stando a quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio di sorveglianza di A2A, l'unica ipotesi per risolvere il caso con i francesi di Edf. Mercoledì si riunisce il consiglio di sorveglianza.

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    Bisogna spacchettare Edipower. E’ questa, secondo il presidente del Consiglio di sorveglianza di A2A, Graziano Tarantini, l’unica ipotesi per risolvere il caso Edison con i francesi di Edf.
    Alla luce dello slittamento dei termini per trovare un accordo sulla vicenda sancito lunedì dal vertice tra il ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani e il numero uno di Edf, Henri Proglio, si riparte dalla cosiddetta soluzione di marzo, che prevedeva il passaggio di Edison ai francesi e uno spacchettamento tra i soci italiani di Edipower.
    “Ho il massimo rispetto per i desiderata del governo ma noi siamo rimasti fermi all’ipotesi di marzo perché la riteniamo la più opportuna e la più conveniente”, ha ribadito Tarantini. “Altre ipotesi le vedo difficili, comunque le valuteremo”.
    Tarantini ha poi spiegato di comprendere “le preoccupazioni del governo su Edison e sul settore energetico, ma bisogna guardare all’azienda e quindi ridurre il debito: lo stiamo facendo, abbiamo dei soci molto attenti al dividendo in un periodo economico non facile e abbiamo la Robin Tax che ci colpisce un’altra volta. La soluzione dello scorso marzo, visti i dati che abbiamo oggi sul tavolo e la compatibilita’ col nostro bilancio, resta la più opportuna, utile e conveniente”.
    Il Cds di A2A, ha aggiunto, lo scorso luglio, “ha deliberato all’unanimità un’ipotesi, che prevedeva il miglioramento dell’accordo per il riassetto di Edison raggiunto con Edf a marzo, da portare avanti e siamo fermi a quello”. Quanto all’ipotesi di una cordata italiana per rilevare Edipower, Tarantini ha risposto: “Noi ci risulta, siamo arrivati a una nuova proroga dei patti perché non c’è stato il tempo necessario per definire il punto che resta critico, ovvero la determinazione del valore della put per i soci italiani che resteranno nel capitale di Edison”.
    Il consiglio di sorveglianza di A2A si riunirà mercoledì prossimo, a Brescia, per esaminare nuovamente la questione Edison alla luce anche delle evoluzioni che emergeranno nei prossimi giorni.

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