Ori Martin, progetti anti-inquinamento

Il Codisa Sanba di Brescia in assemblea stasera in via Scuole per discutere di alcune proposte anti-rumore e di un'istanza per la mitigazione ambientale.

(s.s.) Progetti di abbattimento del rumore della Ori Martin e possibili deviazioni per i suoi camion affinché non attraversino più l’abitato di San Bartolomeo. Di questo si parlerà questa sera alle 20,30 nella sala civica di via Scuole 43 con gli iscritti del Codisa Sanba di Brescia che dibatteranno per decidere la linea del comitato in merito a quanto emerso dal tavolo tecnico che da un anno monitora l’acciaieria.
Questo lunedì sera verranno presentati due progetti che la Ori Martin ha proposto, su sollecitazione del tavolo composto da comune, comitato, azienda e Asl, per diminuire il rumore prodotto durante le lavorazioni. Su via Canovetti l’azienda dovrebbe costruire un capannone, richiesto dall’Arpa per lo stoccaggio delle scorie, che faccia anche da barriera contro il suono, mentre su via delle Gabbiane, lato verso cui è rivolto il complesso di aspirazione dei forni, si verrebbe a realizzare un vero e proprio tappo che permetta agli abitanti della zona di non sentire più il costante ronzio dello stabilimento.
Oltre a questo, il comitato parlerà anche di un’istanza per il Pgt presentata dall’acciaieria per occupare una zona verde a nord della fabbrica con un parcheggio per i propri mezzi, con la condizione che i 600 camion che ogni giorno transitano sulle strade cittadine diretti alla Ori Martin entrino direttamente dalla tangenziale di via Montelungo. “Se i mezzi entreranno in ditta passando solo dalla tangenziale sarà un notevole miglioramento per il quartiere”, ha commentato il portavoce del comitato Francesco Pedrini, “tuttavia per quell’area noi avevamo avanzato un’istanza al Pgt affinché rimanesse una zona di mitigazione ambientale. Nella riunione di questa sera decideremo se presentare un’altra istanza oppure no”.
Solo sabato la zona intorno all’acciaieria era stata al centro di un nuovo monitoraggio da parte dell’Arpa. Una sostanza oleosa mista ad acqua era comparsa nel campo di via delle Razziche di proprietà della Ori Martin e che secondo gli abitanti emanava cattivo odore. I tecnici dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sono intervenuti per un campionamento i cui risultati saranno resi pubblici a metà settimana. Si sa già qualcosa, invece, dei rilevamenti fatti dall’Asl nei mesi scorsi sui vegetali a foglia larga presenti intorno alla ditta. L’azienda sanitaria locale ha ricercato la diffusione di diossina e di metalli pesanti e, sebbene la relazione finale non sia ancora stata scritta, i risultati comunicati a voce al Codisa Sanba parlerebbero di dati nella norma per quanto riguarda la deposizione a terra di questi inquinanti.
“Crediamo che dei piccoli passi siano stati fatti con la Ori Martin grazie al tavolo tecnico che abbiamo richiesto”, ha commentato infine Pedrini, “ma l’azienda è ancora molto chiusa e non aperta al dialogo. Noi non abbiamo mai voluto far chiudere l’acciaieria, solo migliorare le condizioni di vita di chi le abita intorno. Ci aspettavamo qualcosa di più dalla politica, tuttavia con la redazione del Pgt è arrivato il momento di avere risposte dopo vent’anni di richieste per contenere l’inquinamento della zona”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.