Pgt, “Un piano dinamico per la città”

Francesco Karrer, consulente tecnico in Loggia ha illustrato i capisaldi del Piano: "Incentivazione e premialità" che tengano conto del "divenire" dell'assetto urbano.

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(red.) “Da una previsione statica ad una previsione dinamica”. In questo modo Francesco Karrer, consulente in Loggia per il Pgt (Piano di Governo del Territorio) ha definito il progetto futuro della città.
Il Pgt presentato in Consiglio comunale a Brescia nella giornata di lunedì è stato definito da Karrer un Piano di “democrazia territoriale”, una rivoluzione di idea dell’urbanistica integrata con alcuni concetti determinanti: ambiente, cultura, trasporti, scuola e società.
Un progetto completamente diverso dal vecchio piano regolatore, una progettualità che tiene conto di ciò che la città è adesso, “non è più”, ha detto Karrer, “un piano astratto, ma basato sulla evoluzione che l’ambito urbano subisce nel corso del tempo e che tiene conto della città antica, di quella costituita e anche della città rurale”.
Due i concetti su cui ha insistito il consulente in Loggia: “incentivazione e premialità”. Questo tenendo conto delle finanze locali e delle caratteristiche ambientali e culturali del contesto in cui si interviene. Dato il fatto che le risorse pubbliche possono poco a sostegno del Pgt delle città, Brescia ha deciso di adottare una “modalità nuova”, ha sottolineato Karrer, ovvero “mettere sul mercato stock di offerte in base alla situazione contingente”.
“E’ questa l’urbanistica attuale” e il consulente comunale ha corroborato il suo intervento facendo riferimento al piano regolatore di una grande città come New York dove, nel contesto di Ground Zero è stato scelto, in corso d’opera, la destinazione d’uso dell’area su cui un tempo sorgevano le Torri gemelle, oggetto di attentato terroristico nel 2001.
Un riferimento che Karrer ha utilizzato per spiegare che “l’offerta è adeguata alle esigenze di crescita della popolazione e per questo”, ha spiegato il consulente tecnico della Loggia, “è necessaria una verifica triennale della domanda e dell’offerta dei diritti di edificazione e di destinazione d’uso”. Saranno quindi previsti bandi (“integrati e misti”) per il rinnovo dell’assetto urbano, in linea con la previsione “dinamica” del tessuto cittadino.
Un ultimo riferimento Karrer l’ha indirizzato alla Vas, la valutazione ambientale strategica che, ha sottolineato, “è un processo che è avvenuto e non è stato inutile”, nonostante, “la parzialità del legislatore regionale”.

 

 

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