Strage, a febbraio in aula per l’Appello

Si riapre l'istruttoria per l'attentato che il 28 maggio 1974 costò la vita a otto persone e ne ferì altre 100. Dopo 38 anni si cercano ancora verità e giustizia.

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(red.) Un ferita mai chiusa e pronta a riaprirsi, ma con la speranza, mai abbandonata, di ottenere finalmente giustizia.
La strage di piazza Loggia, attentato che il 28 maggio del 1974 provocò otto morti e più di 100 feriti, ritorna in un’aula di tribunale. Martedì 14 febbraio 2012 il processo di Appello dopo la sentenza dello scorso anno, quando, dopo due anni di istruttoria, il 16 novembre 2010 la Corte D’Assise di Brescia ha emesso la sentenza di primo grado della terza istruttoria, assolvendo tutti gli imputati con la formula dubitativa. Oltre alle assoluzioni di Carlo Maria Maggi, Francesco Delfino e Pino Rauti, i giudici hanno disposto il non luogo a procedere per Maurizio Tramonte, per intervenuta prescrizione in relazione al reato di calunnia, e revocato la misura cautelare nei confronti dell’ex militante di Ordine Nuovo Delfo Zorzi.
Il prossimo processo, a 38 anni, dai fatti, prevede almeno dieci udienze.
Nella richiesta d’appello, depositata nel marzo scorso, i due magistrati che avevano seguito il caso, Francesco Piantoni e Roberto Di Martino, avevano criticato pesantemente la sentenza di primo grado, definendola “pilatesca” e affermando che si era fatto “un passo indietro”.
Nel ricorso in appello, per i due pm, è stato dimostrato che la strage è stata organizzata da Ordine Nuovo con la collaborazione dei servizi segreti deviati.

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