Pd: “E l’area sinti di Guidizzolo?”

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    (s.s.) Dell’area comprata a Guidizzolo da Brixia Sviluppo, società partecipata totalmente dal comune di Brescia, si sa solo che è costata circa 154mila euro (leggi qui). Cosa, alla fine, l’amministrazione deciderà di farci è oggetto di una interrogazione che i consiglieri comunali del Pd hanno presentato in questi giorni, e che verrà discussa dal consiglio comunale nella prossima seduta, probabilmente a metà maggio. “Non vogliamo mollare la presa su questo fatto, i bresciani devono conoscere la Caporetto di Rolfi e della Lega Nord”, ha spiegato Emilio Del Bono, capogruppo del Pd in Loggia.
    L’area nel Mantovano sarebbe stata acquistata da Brixia Sviluppo per farvi traslocare le famiglie sinti che oggi occupano, alcune senza autorizzazione, il campo di via Orzinuovi e che con il tempo avrebbero dovuto riscattarla per il suo intero valore. Sebbene oggi penda su queste stesse famiglie un debito di quasi 116mila euro per utenze non pagate nell'attuale sito.
    Il trasferimento, di fatto, non è mai avvenuto. “E’ stata un’operazione ultrafallimentare perché nessun nucleo sinti si è mai spostato. Il problema quindi non è affatto stato risolto, e in più è stata acquisita un'area di cui adesso non si sa cosa farne".
    L'ex assessore ai Servizi sociali Fabio Capra ha ricordato che "alla fine del 2007 in via Orzinuovi c'erano 17 famiglie sinti autorizzate. Oggi il vicesindaco Fabio Rolfi, in un documento dato alla giunta, ha dichiarato che ce ne sono 28, di cui 11 senza autorizzazione, a cui vanno aggiunte altre 6 di nuova formazione. Io in totale ne conto 34, tre anni fa erano la metà". Inoltre, l'acquisto dell'area a Guidizzolo per spostarvi i sinti ha acceso gli animi dei mantovani i quali, sindaco in testa, non hanno gradito l'operazione bresciana (leggi qui).
    "Operazione che, ricordiamo, è avvenuta completamente all'oscuro del consiglio comunale che a tutt'oggi ne sa poco o nulla", ha ribadito Del Bono, che è in attesa da mesi di avere da Brixia Sviluppo la documentazione degli atti di compravendita finora effettuati (ex Oviesse, sede della Circoscrizione Est e area di Guidizzolo). Da qui l'oggetto dell'interrogazione.
    "La zona di Guidizzolo è stata acquistata dalle famiglie sinti che dovevano trasferirsi? E, se non è così, cosa farà Brixia Sviluppo di quel terreno? Lo rivenderà a chi lo ha comprato? O ancora una volta saranno i bresciani a rimetterci?", si è chiesto il capogruppo. E se resta aperta la partita sulla destinazione dell'area, resta aperta anche quella sulla localizzazione dei sinti, che prima o poi dal campo di via Orzinuovi se ne dovranno andare.
    "Gli assessori Fabio Rolfi e Giorgio Maione hanno fatto una comunicazione alla giunta il 26 marzo scorso nella quale spiegavano come intendono risolvere la questione", ha detto Del Bono. Nel documento c'era scritto che in tempi brevi il campo verrà smantellato (leggi qui) per far posto "ad un'importante arteria di transito di mezzi pesanti che collegherà l'autostrada allo scalo merci ferroviario".
    Nel frattempo l'attuale campo verrà risistemato, con "modesto ampliamento", con una spesa di 180mila euro per interventi tecnici e di messa in sicurezza, concedendo autorizzazioni provvisorie alle famiglie per un anno. Ma entro questi dodici mesi dieci nuclei saranno collocati, per altri due anni, al Centro emergenza alloggiativa di via Borgosatollo, mentre per "due o tre situazioni di fragilità esistenti", presumibilmente le famiglie con bambini disabili, verranno reperiti alloggi di edilizia residenziale pubblica.
    E le casette che la precedente giunta Corsini aveva fatto costruire al campo di via Orzinuovi per migliorare, almeno temporaneamente, le condizioni di vita delle famiglie? "Sono ancora chiuse e inutilizzate da due anni", ha specificato Capra, "ci hanno detto di volerle destinare a situazioni di particolare gravità ma c'è da scommettere che resteranno vuote ancora a lungo".
    "Vogliamo ricordare che i sinti sono cittadini italiani, e che sono loro i primi a soffrire di questa situazione di incertezza in cui non è ancora chiaro dove andranno a finire", ha concluso il consigliere Luigi Gaffurini.

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