Polemica su cubo bianco e metrò

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    (red.) Sono stati il cubo bianco che dovrebbe sorgere in piazza Rovetta accanto a palazzo Loggia e gli effetti dei conti del metrobus a infiammare lunedì il primo c
    onsiglio comunale di questa ripresa dei lavori politici a Brescia chiamato ad approvare alcune variazioni di bilancio.
    L'assemblea municipale cittadina ha detto sì anche alla realizzazione della sede dell'azienda Stefanina Group nella zona di via Oberdan e alla delibera sulle Case del Sole in via Milano, dove la società Finsibi ha presentato un nuovo progetto da 16.395,28 metri quadri, 2.585 dei quali per il commercio e 13.810,27 per le abitazioni (contro gli originari 13.222 metri quadri complessivi).
    Tornando ai due temi caldi, le posizioni sono note: il centrodestra attacca l'amministrazione che lo ha preceduto, sostenendo che sulla metropolitana leggera sono stati presentate cifre sottostimate e poco rispondenti alla realtà.
    Il centrosinistra ribatte che è questa giunta, incapace di programmare e animata solo dal desiderio di demolire quanto fatto dai suoi predecessori, a mettere in difficoltà i conti di Palazzo Loggia.
    Il presidente Pd della commisisone Bilancio, Fabio Capra, ha definito l'intervento che ha visto lo smantellamento della pensilina e che prevede la nascita del cubo bianco "una delle tante piccole operazioni che sommate tra loro metteranno in difficoltà Brescia nel rispettare il patto di stabilità, emblema di come la giunta Paroli sta spendendo male i soldi della città. Mentre il centrosinistra ha lasciato la Loggia senza un euro di debito".
    L'ex assessore e consigliere Pd Claudio Bragaglio ha sostenuto che "Brescia non può diventare grande senza il metrobus, che perciò non deve essere motivo di scontro". E ha ricordato "che tutto è stato deciso dopo un patto tra centrodestra e centrosinistra, sancito dalla Regione e con le firme di Forza Italia e Lega".
    Ma dopo aver attaccato la giunta di Paolo Corsini sulle cifre della metropolitana leggera cittadina, ed essere stato denunciato dall'ex sindaco (leggi la notizia), l'assessore al Bilancio Fausto Di Mezza è tornato lunedì sulla propria posizione ribadendo "la malafede della precedente amministrazione, che ha presentato conti economici fasulli sul metrò. Come amministratore, ho il dovere politico e morale di denunciare questo fatto".
    Intorno a queste posizioni si è sviluppato un dibattito a ruota libera, concluso dal capogruppo leghista Nicola Gallizioli che ha parlato della necessità di "una prossima verifica della maggioranza", avvertendo però che "non bisogna cercare il dialogo con questo Pd":
    In precedenza il suo collega del Carroccio Alessandro Bizzaro aveva infiammato gli animi dell'opposizione sostenendo che il Pd "in dieci anni di governo è stato l'assassino del centro storico. Tant'è vero che ha detto sì al centro commerciale Freccia Rossa".
    Alberto Martinuz (Pd), ha ribaltato le accuse, ricordando che la giunta "è specialista nella politica degli annunci. Ma si è distinta per l'uso delle carte di credito, per l'investimento a Guidizzolo, per la cementificazione di via Sostegno e per aver pensato a un nuovo stadio che non si realizzerà mai".

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