Loggia, Serenissima addio?

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    loggiapalazzoportico1.jpg(red.) La necessità di far quadrare i bilanci e di rispettare la normativa sulle società partecipate impone alla Loggia di fare alcune scelte sulle dismissioni.
    E così appare oramai certo che la Loggia abbandonerà Serenissima, cedendo le 57.750 azioni in portafoglio.
    La discussione sulle partecipazioni azionarie del comune di Brescia si basa essenzialmente sul distinguo tra le società ritenute strategiche e quelle che non lo sono.
    La Brescia-Padova è sempre stata tra quelle di rilevante importanza e, proprio per questo suo riconosciuto valore di mercato, sembra destinata ad essere venduta.
    La Loggia ha dichiarato non cedibili altre partecipazioni come la Centrale del latte o le farmacie di Farcom e, sebbene la A4 fosse comunque nel novero delle strategiche sembra che la scure abbia deciso quale sia l’obiettivo.
    Il nodo cruciale resta, in questa particolare congiuntura economica, non svendere le azioni. Un punto sul quale ha sempre insistito l’assessore al Bilancio Fausto Di Mezza, contrario a vendite affrettate e poco remunerative.
    Il comune di Milano ha già ceduto la sua quota del 4,75% ad Astaldi per un ricavo di circa 51 milioni.
    Una prospettiva che potrebbe allettare anche Brescia la quale, se cedesse la propria quota del 3.85%, potrebbe guadagnare circa 41 o 42 milioni. La questione verrà discussa lunedì in Loggia nel corso del prossimo Consiglio comunale.

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