E’ deciso: subito l’Irpef da 0,20%

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    loggiapalazzoportico1.jpg(red.) All’annuncio di qualche giorno fa, è seguita, repentina, la decisione: l’addizionale Irpef da 0,20% si pagherà da già con la dichiarazione dei redditi del 2011. Con questa introduzione il comune di Brescia potrà incamerare, secondo le stime, circa 6 milioni di euro, una somma che, nelle intenzioni, potrà essere utilizzata per coprire le spese del metrobus.
    La nuova “tassa”, tuttavia, dovrebbe restare in vigore solo per quest’anno con tale aliquota, perché, come spiegato dall’assessore al Bilancio Fausto ‘Tommy’ Di Mezza, nel 2012, la Loggia pensa di raddoppiarla, portandola a 0,40%.
    la notizia è giunta la termine del vertice di maggioranza che si è svolto lunedì. La decisone “sofferta” da parte della Giunta guidata dal sindaco Adriano Paroli è anche quella necessaria, ovvero, inevitabile, per sopperire in parte alle difficoltà economiche legate ai nuovi tagli imposti dalla legge Finanziaria, dal Patto di stabilità e dei costi del trasporto pubblico da affrontare.
    metro_stazione_sanfaustino.jpgMinori introiti per Brescia, ma anche per la quasi totalità dei comuni della provincia come rilevato dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) che ha lanciato l’allarme sulla difficile gestione legata alla riforma federalista.
     La decisone assunta lunedì sera dalla Giunta deve ora trovare il disco verde sia in Commissione bilancio di giovedì sia nel Consiglio comunale in di lunedì 27. I tempi per rendere operativa la delibera sull’Irpef sono molto risicati perchè la deroga concessa dal Ministero del tesoro permette ai comuni di presentare la domanda entro il 30 giugno. La nuova imposta varrà 100 euro per chi ha un reddito pari ai 50mila euro e 200 euro su una denuncia da 100mila.
    Critico sulla scelta varata dalla maggioranza in Loggia il
     Partito democratico. Il capogruppo Emilio Del Bono che l’ha definita “sbagliata”. Per Del Bono  si tratta di una decisione che penalizza i cittadini. Per Del Bono proprio nel momento in cui il federalismo fiscale cancella 5,4 milioni di entrate per le casse di Brescia, il comune decide di fare pagare questa differenza ai bresciani.
    Perplessità e preoccupazioni sull’introduzione della nuova “tassa di scopo” sono state espresse anche dalle associazioni dei lavoratori e dai sindacati.
    Brescia Mobilità, inoltre, dovrà aprire un nuovo mutuo da 100 milioni per sopperire alle differenze di spesa legate al nodo riserve dell’Ati per la realizzazione della metropolitana. Un conto da 99,7 milioni che, essendo la Loggia proprietaria del 100% della controllata, dovrà essere colmato dal comune.metrobuspiazzavittoria.jpg
    In questo modo, i 62 milioni di euro che l'amministrazione deve versare all'Associazione temporanea d’impresa entro novembre, non andranno a cerare uno scompenso nel bilancio comunale. I 100 milioni del nuovo mutuo copriranno così l’intero capitale di riserve.
    Entro la fine di luglio la Giunta deve poi varare il nuovo prospetto finanziario del metrobus in cui rientrano sia il costo del biglietto (che si vorrebbe fissare a 1,20 euro) il numero dei passeggeri, il nodo dei mutui e degli ammortamenti di spesa.

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