Bossi jr.: “Non c’è nessun dossier”

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    bossirenzo.jpg(red.) Sul presunto dossieraggio messo in atto dall’assessore regionale allo Sport Monica Rizzi per favorire l’elezione di Renzo Bossi, figlio del senatùr del Carroccio e in cui sarebbe coinvolto anche un sottufficiale della Guardia di Finanza di Brescia, Francesco Cernigli, del nucleo di polizia giudiziaria, e una terza persona, è intervenuto lo stesso “trota”, chiamandosi fuori da questa vicenda.
    ''Tutti sanno”, ha detto Bossi jr., “che in questa inchiesta io non c'entro, sono i giornali che hanno usato il mio nome per pompare la notizia: si deve parlare di dossier se si trovano, fino ad oggi tutti ne hanno parlato, ma nelle perquisizioni i finanzieri non hanno trovato nulla''.
    L'inchiesta che coinvolge l'assessore Rizzi è scaturita dall'esposto di un suo ex collaboratore, che adombra sospetti sul modo in cui è stata costruita la candidatura di Renzo Bossi in Valcamonica, per le elezioni regionali dello scorso anno.
    Al figlio del ministro delle Riforme è stato fatto notare questo particolare stamani al suo arrivo alla seduta del consiglio lombardo. ''Potete chiedere a chiunque”, ha risposto ai giornalisti, “io ho girato tutta la provincia di Brescia, comune per comune per più di due mesi. E la giro ancora adesso per vedere che cosa succede e ascoltare la gente. Quindi non vedo il problema''.

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