Caccia in deroga “salvata” dal Cdm

Il Consiglio dei Ministri non ha ratificato l'impugnativa della legge regionale venatoria che consente di cacciare, in Lombardia, le specie protette.

(red.) Un notizia che si può leggere con un duplice effetto: positivo per i cacciatori, una “sconfitta” invece per le associazioni animaliste.
La caccia in deroga in Lombardia è salva” come hanno infatti spiegato in una nota il presidente della commissione regionale Agricoltura Carlo Saffioti (Pdl) e il relatore della legge regionale sulla caccia in deroga il bresciano Mauro Parolini (Pdl). Giovedì infatti, in Consiglio dei ministri, “grazie all’impegno dei ministri lombardi Gelmini e Calderoli non è stata ratificata l’impugnativa della legge lombarda in materia di caccia in deroga, che non andrà pertanto sul tavolo della Corte Costituzionale”.
Si tratta della normativa approvata dalla giunta Formigoni il 4 agosto 2011, che consente la caccia in deroga a specie protette (storni, fringuelli, peppole, pispole).
“Questa decisione rende merito all’impegno profuso dalla Commissione regionale lombarda. La legge di quest’anno”, prosegue la nota, “risponde infatti nel modo migliore alle obiezioni precedentemente avanzate ed è conforme alla legislazione nazionale, come conferma la decisione del Consiglio dei ministri”.
Niente vaglio della Corte Costituzionale dunque per la legge regionale, a seguito della mancata ratifica pesantemente avversa da Andrea Zanoni, eurodeputato Idv, per il quale con questa decisione “ l’Italia è ora esposta a sanzioni dell’Unione europea. Le leggi della Regione Lombardia devono infatti rispettare sia le normative nazionali che quelle europee”.
Zanoni ha ricordatoa anche che il 5 ottobre il presidente del Tar del Veneto ha sospeso un’analoga delibera della Giunta Zaia (n.1506 del 20/09/2011) per violazione della Direttiva Ue “Uccelli” (2009/147/CE).

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.