Morte sospetta dopo l’iniezione di calmante

Un uomo di 47 anni è deceduto mercoledì notte durante un tentato ricovero per trattamento sanitario obbligatorio. Dopo la puntura si è sentito male.

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(red.) Un altro caso di morte sospetta dopo una puntura di calmante. Mentre il tribunale ha appena  bocciato la richiesta di archiviazione sulla vicenda di Stefano Corsi, 39enne di Carpenedolo, morto la scorsa primavera dopo il ricovero all’ospedale di Montichiari (Brescia), un uomo di 47 anni è deceduto mercoledì notte durante un tentato ricovero per trattamento sanitario obbligatorio.
Secondo quanto si è appreso, Giacomo Zotti è uscito dalla propria abitazione di Urago d’Oglio in stato confusionale con in mano un bastone, appena ha visto il medico e gli infermieri del 118, intervenuti con alcuni agenti di polizia Locale, per portarlo in ospedale a seguire una terapia per la malattia mentale di cui soffriva.
Il medico, quindi, ha deciso di iniettargli una dose di calmante. Sono passati alcuni istanti e l’uomo ha accusato un malore. Così è stato portato all’ospedale di Chiari e da qui al Civile in eliambulanza, visto che le sue condizioni si sono aggravate. All’ospedale cittadino, però, è arrivato già privo di vita. Nell’abitazione del 47enne sono stati trovati numerosi alcolici e diversi farmaci.
Zotti da tempo soffriva di problemi psichiatrici, schizofrenia e un esaurimento nervoso dal quale non si era più ripreso dopo un tremendo incidente d’auto avvenuto circa vent’anni fa: quattro le vittime, e lui fu l’unico ad uscirne vivo.
Seguito dal Centro psico-sociale di Rovato, da tempo Zotti non si voleva più sottoporre alle terapie. Era anche stato denunciato per episodi di violenza.
La situazione è degenerata quando la polizia Locale di Urago e una dottoressa del CPS si sono presentati a casa del 47enne.
Zotti, agitato, è uscito brandendo un bastone. Allora la chiamata ai carabinieri di Chiari e al 118 e la somministrazione di un calmante da parte del medico del CPS.
A far luce sulle cause della sua morte sarà l’autopsia disposta dalla magistratura.

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