Taglio ai rifiuti, “esperimento riuscito”

Lo ha sostenuto l'assessore regionale Daniele Belotti. "A Brescia ottima la sperimentazione sui pannolini lavabili e sui detersivi alla spina".

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(red.) Sono più di 779 le tonnellate di rifiuti non prodotti grazie alle sei misure previste dal Parr (Piano di azione per la riduzione dei rifiuti), soltanto nel comune di Brescia. A quattro giorni dall’avvio (partirà sabato 19 novembre) della campagna che sarà effettuata in alcuni punti vendita della grande distribuzione organizzata (gdo) per la riduzione della produzione di rifiuti, realizzata da Regione Lombardia in collaborazione con sette catene, Auchan, Simply, Coop, Iper, Pam, Unes e Esselunga.
Sono questi i primi risultati concreti della sperimentazione avviata a Brescia nel 2010, illustrati oggi nel corso di un convegno a cui ha partecipato l’assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti. In dettaglio, sono state 13,06 le tonnellate risparmiate attraverso la vendita alla spina dei detersivi; 164,08 con il recupero dell’invenduto destinato alle mense sociali; 518 con il compostaggio domestico; 74,5 con i pannolini lavabili; 8,5 attraverso due “giornate del riuso” e 1,3 tonnellate con il farm delivery, vale a dire la consegna a domicilio di prodotti biologici e a km zero.
BRESCIA, IL ‘CASO’ DEI PANNOLINI. A Brescia, da giugno 2010, si possono acquistare, presso alcune farmacie, pannolini lavabili a prezzo agevolato. “Un’azione che ha coinvolto l’11% dei neonati – ha ricordato Belotti – e ha permesso un risparmio anche fino al 30% rispetto a quelli usa e getta. “Vogliamo andare oltre la raccolta differenziata, un fronte su cui Regione Lombardia, che ormai è prossima al 50%, vanta già numeri da primato. Con il Piano di riduzione dei rifiuti, inserito tra l’altro nelle nuove linee guida sulla gestione dei rifiuti approvate in Consiglio regionale martedì scorso, vogliamo raggiungere i risultati dei Paesi del Nord Europa”. “Oltre alla collaborazione con la Grande distribuzione organizzata”, ha aggiunto l’assessore, “ci attendiamo che i produttori si adoperino per ridurre gli imballaggi e che mettano anche in atto iniziative per influenzare i consumatori a tenere comportamenti più virtuosi sotto il profilo ambientale, come è accaduto negli anni per il prodotto auto, accompagnato da un messaggio pubblicitario che, abbandonando il valore prestazionale, ha enfatizzato sempre più lo sforzo di offrire un veicolo più ecologico possibile”.
PIANO IN 11 AZIONI. Undici gli interventi previsti nel Parr: vendita alla spina presso la grande distribuzione organizzata; recupero dell’invenduto da destinare a mense sociali (“A Brescia e provincia”, ha detto Walter Molinaro di Coop, “abbiamo distribuito oltre 33 tonnellate di prodotti freschi ai gruppi del volontariato”), a collette alimentari e a gruppi di volontariato; compostaggio domestico; giornate del riuso degli ingombranti (che a Brescia hanno coinvolto con successo alcuni oratori); ‘Farm delivery’; pannolini lavabili; filiera corta; riduzione del consumo della carta negli uffici; acqua alla spina; comunicazione all’utenza dei prodotti meno imballati e riduzione della pubblicità commerciale nelle abitazioni. Dopo la fase sperimentale di Brescia, avviata nel 2010 con il primo punto vendita di prodotti alla spina in un supermercato, tutte le migliori pratiche previste nel Parr saranno estese a tutte le province lombarde.
SETTIMANA EUROPEA. La campagna di comunicazione ‘Riduciamo i rifiuti’ presso i punti vendita della Gdo prevede manifesti, cartelloni, distribuzione di dispenser per l’acquisto di detersivi alla spina, oltre alla distribuzione di borse riutilizzabili. Le attività saranno concentrate nella settimana europea per la riduzione dei rifiuti dal 19 al 27 novembre prossimi.
SITO WEB. Contenuti del progetto, punti vendita e aziende della Grande distribuzione coinvolti sono consultabili sul sito internet www.riduciamoirifiuti.regione.lombardia.it. Le catene distributive, secondo quanto previsto dall’accordo che sarà sottoscritto a breve con Regione Lombardia, forniranno con cadenza prestabilita i dati rilevati per quantificare i rifiuti non prodotti. L’obiettivo è monitorare i trend e valutare la possibilità di replicare, in contesti di dimensioni simili, le medesime buone pratiche per la riduzione dei rifiuti.

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