Errori nei test di Medicina: 100 ricorsi

Prosegue la battaglia di Studenti Per – Unione degli Universitari che aspettano il pronunciamento della Camera di Consiglio sulla ammissione con riserva dei ricorrenti.

(red.) Circa 100 ricorsi presentati al Tar Lombardia, sede di Brescia, contro gli errori nel test di accesso ai corsi di laurea per professioni sanitarie.
Prosegue la battaglia di Studenti Per – Unione degli Universitari di Brescia  che aspettano a breve il pronunciamento della Camera di Consiglio sulla ammissione con riserva dei ricorrenti al corso di laurea di professione sanitarie dell’Ateneo bresciano. “Hanno dato le carte fuori termine e tra l’altro neanche tutte, l’università ci ha costretto a fare ricorso e gli studenti non hanno avuto un comunicato, una risposta verbale, niente di niente sulle domande annullate”, spiega Michele Cardito, responsabile della lista.
“E’ pur sempre un concorso”, continua, ” in cui si decidono le vite dei ragazzi e degli studenti che vedono spegnersi il sogno di una vita e una bocciatura di un anno. Possibile che siamo costretti a fare ricorso per sapere quante sono le domande annullate e su cui veniamo valutati? E non è tutto, abbiamo anche richiesto di appurare i criteri con cui i candidati venivano identificati all’ingresso, ma dall’Ateneo ancora nessuna risposta”.
Secondo i rappresentanti di Studenti Per-Udu Brescia, infatti, ci sono state una serie di “ulteriori irregolarità durante la prova quali un test di cui non si trovava il codice, fogli bianchi tra gli elaborati e un ritardo di oltre 10 minuti quando l’inizio della prova doveva avvenire alle 11 e contestualmente a tutti gli altri test degli atenei Italiani”.
Difficile è stato anche, per gli studenti, accedere agli atti. “Ma l’esito è sconcertante”, spiegano, “le domande annullate sono di più di quelle che si pensavano, ben cinque oltre ad una con più di una risposta esatta. Insomma sei domande su 40 di cultura generale e a cui quasi tutti gli studenti avevano già risposto, anche correttamente, ma che per  sono stati esclusi quando poi questi quesiti non sono stati conteggiati”.
Per Cardito e i suoi, poi, cè stata una “mancanza di trasparenza e correttezza nei confronti di noi rappresentanti degli studenti quando abbiamo chiesto chiarimenti in merito al test, ma soprattutto nei confronti degli studenti, che non hanno ricevuto mai comunicazione delle domande sulle quali sono stati valutati, ne’ dei mutati criteri di correzione.
“Gli atti e i verbali di cui siamo entrati in possesso, divergono da tutti i racconti dei candidati, anche di chi ha superato il test e che mio tramite si riservano di valutare tutte le più opportune azioni. Tuttavia, e a prescindere dalla predetta valutazione, gli atti consegnatici dall’Ateneo confermano la gravità di quanto accaduto. Basti pensare che a Brescia quest’anno è stato quasi triplicato il record nazionale di domande annullate in un test d’ingresso all’università”, sostiene l’avvocato Michele Bonetti che cura il ricorso per conto dell’Udu. “Se nel concorso del 2007 si era arrivati ad un massimo di due domande, nel test delle professioni sanitarie di Brescia ne sono state annullate cinque ed una è stata considerata come con due risposte entrambe esatte”.
“Nonostante le difficoltà incontrate nell’ottenere la documentazione ufficiale e data la gravità dell’accaduto attendiamo fiduciosi l’esito del ricorso per poter permettere a chi ha sostenuto il test e si è visto ingiustamente escluso di immatricolarsi e poter finalmente studiare. Nel frattempo l’Udu Brescia invita tutti gli studenti ricorrenti a proseguire a frequentare le lezioni nell’attesa della data della camera di consiglio”, concludono gli studenti.

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