Lettere al direttore

Quando i “calmanti” uccidono i pazienti

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    Notizie di alcuni giorni fa, sono relative a due fatti di cronaca praticamente identici. Trattasi di due ricoveri coatti, più precisamente due Trattamenti Sanitari Obbligatori, che iniziano entrambi con un calmante e terminano ambedue con la morte dei pazienti (29 anni con due figli piccoli il primo, 47 anni il secondo). Ma cosa contenevano quei calmanti ? La domanda “sorge spontanea”.
    Il termine calmante è diffuso, ma inadeguato, direi piuttosto psicofarmaco; quindi cosa contengono gli psicofarmaci? Certamente, alcuni, droghe come anfetamine ed oppio; ma al di là dei tecnicismi, basterebbe leggere gli effetti collaterali (quelli dichiarati) per chiedersi che senso abbia il loro crescente utilizzo. Il Comitato di Cittadini per i Diritti Umani denuncia da molto tempo la loro pericolosità ed anche la crescita esponenziale delle prescrizioni. Alla nostra voce, colpevole di disturbare interessi industriali e professionali, ormai consolidati, ora, però, si unisce quella di un insospettabile: il Dott. Allen Frances, psichiatra americano, già capo della Commissione che ha redatto il manuale dei disturbi mentali (DSM-IV), “bibbia” degli psichiatri in tutto il mondo.
    E’ semplicemente l’elenco ufficiale delle 357 patologie psichiatriche, cioè dei 357 casi in cui è lecito somministrare psicofarmaci. Queste “patologie” sono votate, per alzata di mano della commissione preposta, i cui membri sono lautamente sponsorizzati, guarda un po’, dalle case farmaceutiche. Il Dott. Allen Frances intervenendo al WeFree Day della Comunità di San Patrignano, ha previsto che nel 2013 con l’introduzione del Dsm-V aumenterà il numero delle malattie mentali e tutta la popolazione sarà passibile di diagnosi psichiatrica.
    Ma non dobbiamo preoccuparcene: le case farmaceutiche detengono numerose soluzioni, gli psichiatri sono preparati all’individuazione e somministrazione di quella corretta per ogni casistica ed il loro costo è limitato ad un semplice ticket. Con una piccola pastiglia, i nostri comportamenti non approvati dagli estensori del Dsm verranno finalmente riportati negli ambiti della regolarità. Scusate se ho fatto dello spirito, ma questo è il meccanismo di cui ci dobbiamo rendere conto e che molti cittadini hanno autonomamente compreso confermato anche dalle numerose sottoscrizioni raccolte presso i nostri tavoli informativi in città.
    Purtroppo, a volte, l’effetto degli psicofarmaci è anche quello di uccidere il paziente, come nei due casi sopra citati. Invito i cittadini a consultare il sito www.ccdu.it dove troveranno un video di presentazione del Dsm.

    Sandro Oneda, Portavoce CCDU Sez. di Brescia

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