“Fermare Green Hill”, oltre duemila al corteo

Tra i manifestanti anche Michela Vittoria Brambilla. L'ex-ministro è stato contestato da alcuni cittadini e ha seguito la manifestazione in disparte.

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(red.) Erano oltre duemila le persone che sabato pomeriggio hanno partecipato alla manifestazione per la chiusura di Green Hill, l’allevamento di beagle utilizzati per la ricerca scientifica con sede a Montichiari, in provincia di Brescia. Tra i manifestanti c’era anche l’ex-ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, che però è stata contestata da un gruppo di persone e ha, quindi, seguito il corteo in disparte.
Nel corso della protesta sono stati presi di mira alcuni “collaboratori” dell’allevamento. La targa di un commercialista è stata imbrattata con dello sterco e alcune cassette delle lettere sono state scarabocchiate con della vernice rossa e una scritta: “Assassini”.
Alcuni manifestanti hanno inoltre tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordinee e un paio di transenne sono state buttate a terra. In precedenza c’era stata un po’ di tensione a causa di alcuni screzi tra residenti e manifestanti: sembra che i primi abbiano lanciato delle bottigliette di plastica contro il serpentone.
“Non siamo di fronte ad un’ipotesi campata in aria”, afferma una nota dell coordinamento “Fermare Green Hill”, “ma ad una situazione concreta, inconfutabile, che non dovrebbe avere altro esito se non quello del ritiro della licenza all’attività e della chiusura della struttura. Siamo però lucidi e dunque consci di quanto in questa società il profitto dei potenti venga difeso più della vita dei deboli e degli sfruttati. Il sindaco deve decidere se dare priorità al dolore e alla sofferenza e la prigionia di migliaia di cani rinchiusi nel lager di Montichiari, o agli affari sporchi di sangue di una multinazionale della tortura come Marshall. La scelta che noi tutti faremmo senza pensarci un attimo non è purtroppo mai la stessa che organi politici e istituzionali fanno in questi casi”.
Dopo la petizione che ha raccolto oltre 16mila firme per chiedere la chiusura del sito ora una nuova manifestazione di protesta con lo scopo unico, avvertono i promotori, di opporsi alla vivisezione.

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