La santona di Prevalle: “Ho la coscienza pulita”

Così Tersilla Tanghetti ha commentato la vicenda giudiziaria che la vede coinvolta al termine della prima udienza del processo in Corte d'assise che ha preso il via lunedì.

(red.) “Non ho motivo d’esser preoccupata. Confido nel lavoro della procura e ho la coscienza pulita”.
Così Tersilla Tanghetti, ribattezzata la “santona di Prevalle” e punto di riferimento dell’associazione ”Sergio Minelli”, ha commentato la vicenda giudiziaria che la vede coinvolta al termine della prima udienza del processo in Corte d’assise a Brescia che ha preso il via lunedì.
L’associazione aveva l’intento di guarire le persone possedute dal demonio ed era la stessa “santona” che provvedeva, con metodi piuttosto brutali, alle cure e dalla riabilitazione. Secondo l’accusa, lo scopo sarebbe stato quello di arricchirsi alle spalle delle persone “curate”.
La donna, che si è sempre detta innocente, insieme con altre 15 persone deve rispondere di reati che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù al maltrattamento per le presunte violenze fisiche e psicologiche subite da chi ha fatto parte dell’associazione di Prevalle. La difesa vorrebbe chiamare in aula 250 testimoni; 17 le parti civili costituite. Il dibattimento è iniziato con un rinvio al 20 dicembre.

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