Pdl liberali: a congresso nonostante Nicoli

La corrente dell'ex-vicepresidente del consiglio regionale: "Nessuno ha chiesto la surroga di Cristiani, nè è stato avanzato alcun nome. Si è scelta la via collegiale".

(red.) La componente laica-liberale del Popolo delle Libertà di Brescia continua a rappresentare una fetta importante di partito, nonostante l’arresto di Franco Nicoli Cristiani, ex- vicepresidente del consiglio regionale accusato di aver preso tangenti per agevolare alcuni imprenditori “amici”.
Venerdì pomeriggio, dopo oltre una settimana di silenzio, la corrente che vedeva in Nicoli il suo leader indiscusso si è fatta sentire, anche alla luce di un prossimo congresso provinciale del Pdl in cui i colonnelli bresciani intendono regolare questioni e fatti lasciati in sospeso per lungo tempo.
“Nei giorni scorsi”, si legge in una nota, “si sono incontrati un gruppo di amministratori, responsabili di partito, simpatizzanti e iscritti che si sono sempre riconosciuti in quell’area laico-liberale rappresentata da Franco Nicoli, per confermale la volontà di continuare in un’esperienza rappresentativa dei valori liberali e democratici che hanno caratterizzato il percorso  politico di Forza Italia”.
“Unanime è stato l’auspicio”, prosegue il comunicato, “che le recenti vicende giudiziarie possano trovare risposte certe in tempi rapidi, riponendo piena fiducia nell’operato della magistratura. In questo frangente, i presenti hanno ritenuto opportuno dare mandato a un gruppo ristretto, composto da amministratori e dirigenti di partito, di rappresentare all’interno del Pdl le istanze di una forza assolutamente rilevante. Raccogliendo le sollecitazioni di un comune e diffuso sentire, è stata sottolineata l’assoluta indisponibilità a soluzioni congressuali determinate da accordi che non tengano conto della necessità di un congresso vero”.
Alla luce di quanto apparso su alcuni organi di stampa, inoltre, è stato precisato che “nessuno ha chiesto e/o posto la surroga di Franco Nicoli Cristiani, nè è stato avanzato alcun nome, ancorchè autorevole, in qualità di portavoce ma si è scelta la via collegiale per affrontare questa fase precongressuale. Pertanto, non si capisce come qualcuno possa permettersi di esprimere opinioni a nome del Polo della Libertà su questioni inesistenti”.

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