Green Hill, terminato lo sciopero della fame

(red.) E’ ufficialmente finito lo sciopero della fame degli attivisti che chiedono la chiusura della Green Hill, la “fabbrica di cavie” di Montichiari (Brescia).
Erano circa una decina gli animalisti che, giunti venerdì nel paese bresciano per la consegna delle quasi 17mile firma raccolte contro l’allevamento di cani beagle destinati alla sperimentazione scientifica, hanno deciso poi di rimanere in presidio davanti al municipio e di indire un digiuno a sostegno della lotta contro la vivisezione.
Alcuni di loro hanno fatto rientro a casa, altri invece, dopo avere interrotto la manifestazione, sono rimasti a Montichiari dove, secondo l’accordo stilato con la questura di Brescia, potranno rimanere sino al 13 dicembre. Dopo quella data gli attivisti hanno annunciato che lasceranno libero il campo, ma pronti a riscendere in piazza se la situazione della Green Hill non dovesse concludersi come auspicato.
L’ex ministro Michela Brambilla, infatti, da sempre solidale con le ragioni della protesta, ha  inviato al Parlamento una proposta in deroga alla legge comunitaria, finalizzata alla chiusura definitiva di strutture come quella presente a Montichiari.
Intanto, i responsabili di Green Hill sono stati denunciati per maltrattamenti sugli animali dal presidente del Partito animalista europeo Stefano Fuccelli, mentre l’eurodeputato Andrea Zanoni (Idv) ha sottoposto il caso alla Commissione europea.