Cgil, “Stanchi di pagare per tutti”

Dopo il corteo il segretario generale Damiano Galletti ha chiesto un altro modo per uscire dalla crisi, "poichè pensionati e lavoratori hanno già pagato".

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(red.) “Stanchi di pagare per tutti, cambiamo la manovra ingiusta, diamo un futuro ai giovani e all’Italia”. E’ lo striscione della camera del Lavoro di Brescia dietro il quale questa mattina hanno manifestato migliaia di persone in occasione dello sciopero generale di 4 ore (8 per i metalmeccanici) promosso dalla Cgil.
Al centro della mobilitazione, spiega una nota, la manovra del governo Monti e la necessità di renderla equa e meno penalizzante per lavoratori e pensionati. Il corteo, partito da piazza Garibaldi alle 9, è arrivato in piazza Loggia dopo aver sfilato lungo il ring ed essere passato da corso Zanardelli e via X Giornate.
Moltissimi gli striscioni delle maggiori aziende metalmeccaniche della provincia di Brescia, dove l’adesione allo sciopero è stata peraltro molto alta. Tra questi anche uno che recitava: “Non serve la Bocconi per tagliare le pensioni. Monti rettore del Cepu”. “Uno sciopero per cambiare la manovra”, ha detto il segretario generale della Fiom Cgil di Brescia Michela Spera, “ma anche contro la scelta della Fiat di cancellare il contratto nazionale e contro la volontà dell’azienda di eliminare i diritti sindacali dalle fabbriche”.
Dal primo gennaio, infatti, nel gruppo Fiat verrà impedito ai lavoratori di scegliersi i prossimi rappresentanti e si impedirà al sindacato più rappresentativo di avere dei propri delegati. Nel suo intervento anche i richiami a una manovra che reintroduce l’Ici, aumenta l’Irpef regionale e l’Iva, colpisce duramente la possibilità di andare in pensione e chi vive solo del proprio reddito.
Da qui la necessità di cambiare la manovra, di colpire i grandi patrimoni e l’evasione fiscale, di fare in modo che ci sia una politica industriale degna di questo nome che progetti un nuovo modello di sviluppo.
Donatella Benini, delegata dell’Invatec, ha ricordato le vicende di queste settimane e la lotta in corso per impedire che la multinazionale Medtronic lasci a casa 300 lavoratori. Rosa Ped è delegata di una cooperativa che lavora in una casa di riposo, ha invece posto l’accento sugli aspetti delle manovre che in questi ultimi anni hanno colpito sempre di più il mondo dell’assistenza e il welfare. Rosa Ped con le sue colleghe, entra ogni giorno nelle case di persone non autosufficienti, anziani, soli, disabili adulti con disagio e si sofferma sul fatto che “i tagli stanno mettendo a dura prova la qualità del servizio”.
Damiano Galletti, segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia, ha iniziato il suo intervento chiedendo un minuto di silenzio per per il 42esimo anniversario della strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 ancora senza colpevoli. Poi la critica alla manovra ingiusta e iniqua e la sottolineatura  che “un’altra uscita dalla crisi deve esserci” e che “i lavoratori e i pensionati hanno già pagato abbastanza”.

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