La vicepresidenza a Margherita Peroni?

In Regione il nome dell'esponente politica bresciana è in cima alla lista dei candidati a rivestire l'incarico del dimissionario Nicoli Cristiani.

(red.) Giorni di incontri e di vertici al Pirellone, dopo il clamoroso arresto dell’ ormai ex vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Bresciani, in carcere a Brescia per una vicenda di presunte tangenti e traffico illecito di rifiuti.
La surroga di Cristiani, che lunedì ha inviato in Regione la lettera con le dimissioni dagli incarichi istituzionali ricoperti (l’esponente politico si è anche autosospeso dal Pdl) verrà decisa nel corso del vertice programmato per lunedì prossimo.
Nel toto-nomi sull’avvicendamento alla carica si fa insistentemente il nome della bresciana Margherita Peroni, 56 anni, compagna di partito di Nicoli e presidente della commissione Ambiente e Protezione Civile.
Il Popolo della Libertà al Pirellone avrebbe trovato l’accordo sul suo nominativo e lunedì prossimo avverrà l’eventuale nomina.
Peroni sarebbe stata preferita a colleghi del Pdl come Sante Zuffada e Carlo Saffioti.
Questo mercoledì poi è previsto l’intervento del presidente di Arpa Lombardia Enzo Lucchini in Commissione Ambiente, presieduta da Giosuè Frosio (Lega Nord), in un’audizione sollecitata dai rappresentanti dei gruppi di minoranza dopo le recenti vicende che hanno portato all’arresto di Franco Nicoli Cristiani e del dirigente dell’Arpa Giuseppe Rotondaro.
Dal punto di vista giudiziario, invece, lunedì mattina, il gip Bonamartini ha rigettato la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Giovanni Battista Pagani, 51 anni di Pontoglio, considerato il factotum di Pierluca Locatelli (in carcere per il traffico di rifiuti illeciti e per corruzione), per Bartolomeo Gregori, 42 anni di Telgate, Egidio Grechi, 52 anni di Romano di Lombardia, consulente ambientale della Locatelli e Walter Rocca, 43 anni di Bolgare, responsabile dell’impianto di recupero dei rifiuti della Locatelli a Calcinate.
Accolta invece la richiesta di revoca dei domiciliari per Giorgio Oprandi, 31 anni, di Vertova, dipendente della “Terraverde srl”, la società di consulenza ambientale della Locatelli.
Ai domiciliari anche Orietta Rocca, la moglie di Locatelli, la quale, nell’interrogatorio di garanzia, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. In carcere, oltre a Nicoli Cristiani, Locatelli, Giuseppe Rotondaro, dirigente dell’Arpa Lombardia e Andrea David Oldrati, titolare della “Terraverde srl”.
La Procura di Brescia, poi, ha avanzato la proposta di un incidente probatorio, fase per “cristallizzare” le prove, ovvero i dati delle analisi relative al fondo stradale realizzato dal gruppo Locatelli nei cantieri Brebemi che restano sotto sequestro. Da lunedì è scattata la cassa integrazione per quasi 800 dipendenti di una ventina di aziende che stanno effettuando i lavori di realizzazione della Direttissima.

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