I genitori promuovono gli asili comunali

Su una scala da 1 a 10, le famiglie valutano le strutture per l’infanzia con un 8 e mezzo. Lo rivela un’indagine di customer satisfaction condotta dalla Loggia su 1.800 utenti.

(red.) I genitori promuovono a pieni voti le scuole d’infanzia comunali. Lo rivela un’indagine di customer satisfaction condotta dal Comune su 1.800 famiglie di alunni che frequentano le 21 scuole d’infanzia comunali. “
“Più del 40%”, ha spiegato Pietro Gardani, dirigente Servizio Scuole dell’Infanzia del Comune, “delle famiglie coinvolte ha risposto al questionario. Un numero molto elevato, significativo dal punto di vista statistico”. Su una scala da 1 a 10, le famiglie valutano le scuole d’infanzia con un 8 e mezzo.
Nello specifico, i genitori si sentono coinvolti nella vita della scuola (52,72%), percepiscono un buon clima di relazione (70,36%), ritengono adeguata la frequenza dei colloqui individuali (58,77%), la frequenza delle riunioni di sezione (55,43%) e la frequenza delle riunioni di scuola (52,59%), pensano che gli insegnanti prestino ascolto e attenzione alla famiglia (75,51%) e alle esigenze del bambino (77,78%), sono soddisfatti del livello di vigilanza nella scuola (68,56%).
Sul fronte educativo, i genitori pensano che la scuola aiuti i bambini a diventare autonomi (80,60%), che le attività educative proposte dalla scuola siano adeguate (76,64%), che la giornata sia organizzata in base alle esigenze dei bambini (70,39%), che la scuola aiuti i bambini a stabilire relazioni positive con i coetanei (76,06%).
“Sono dati che ci fanno piacere”, ha commentato l’assessore all’Istruzione Andrea Arcai, “visto che il Comune di Brescia ha una lunga tradizione nella gestione di scuole materne. La Loggia si occupa di scuole dell’infanzia da 130 anni, e questi risultati ci confermano che il lavoro che abbiamo fatto è di grande qualità”. Quest’anno sono 5000 i bambini che frequentano una scuola d’infanzia a Brescia, distribuiti tra le 21 comunali (1900 bambini), le 22 convenzionate (2000 bambini) e le 15 statali (1000 bambini).
Molto bassa la quota mensile per le famiglie. I genitori pagano infatti il solo costo della mensa, dai 40 ai 107 euro, calcolato sulla base del reddito Isee. “I risultati dell’indagine sono molto positivi”, ha concluso Gardani, “è emerso però che ci sono aspetti da migliorare, soprattutto dal punto di vista del coinvolgimento dei genitori. In futuro, lavoreremo di più su questo”.

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