“Aci e Giornata della trasparenza? Vedremo”

Un nuovo Ac per Brescia torna all'attacco del direttivo guidato da Aldo Bonomi. Ramponi: "Altro che trasparenza, addirittura ci sono accordi secretati".

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    (red.) Martedì 20 dicembre all’Automobile Club d’Italia di Brescia è in programma la prima Giornata della trasparenza. Si tratta di un’iniziativa obbligatoria, come prevede il decreto150 del 2009, proposto dall’ex-ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, ed è un’occasione di incontro tra l’ente pubblico e i cittadini, che possono domandare informazioni e notizie su progetti e attività realizzati dall’ente.
    Domani alle 15 anche Giulio Ramponi, portavoce de Un nuovo Ac per Brescia, la lista contrapposta a Rinnovamento nelle tradizioni di Aldo Bonomi, si recherà nella sede di via Enzo Ferrari per chiedere alcune delucidazioni al direttore Angelo Centola. “Premesso che non riconosco la legittimità di questo consiglio direttivo, per le ben note vicende ben descritte nei servizi di Report (Rai3) e Le Iene (Italia 1)“, ha raccontato a quiBrescia.it Ramponi, “la giornata della trasparenza mi aiuterà a comprendere alcune decisioni del direttivo guidato da Bonomi, dato che dall’insediamento ad oggi ha operato nella più assoluta segretezza, cosa alquanto singolare, per non dire illegale, per un ente pubblico”.
    Secondo Ramponi e soci il direttivo a guida Bonomi ha prima richiesto la rimozione del precedente direttore, Giorgio Ugaretti (“spedito” a Torino con promozione), e ha poi imposto al nuovo dirigente, Angelo Centola, alcune situazioni certamente non virtuose: “Centola ha garantito la segretezza di tutti gli atti deliberativi del consiglio direttivo, non facendo seguito alle richieste dei soci di poter leggere i verbali. Solo di recente si è limitato a pubblicare sul sito internet le deliberazioni adottate e varrebbe la pena di leggere quanto pubblicato per farsi due risate alla faccia della trasparenza“.
    Sarebbero state commesse altre irregolarità: “Il neo-direttore ha fatto scomparire ampi stralci di quanto avvenuto all’ultima assemblea dei soci, dimenticando di verbalizzare anche tutto il confronto avvenuto tra il nostro Giulio Ramponi e il consigliere Piergiorgio Vittorini, che sosteneva che esistono documenti secretabili anche all’interno dell’Aci Brescia. Nella fattispecie si parlava del ‘misterioso’ accordo siglato con Chopard per lo sfruttamento del marchio Mille Miglia, mai reso noto nemmeno in sede di approvazione di bilancio”.

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