Festini a base di coca ed escort per Bossi jr.?

Secondo Repubblica il Trota potrebbe finire nei guai per l'amicizia pericolosa con Alessandro Uggeri, fidanzato dell'assessore regionale Monica Rizzi.

(red.) Ancora guai in casa del Carroccio. Alessandro Uggeri, fidanzato dell’assessore regionale bresciana Monica Rizzi, sostenitrice di Renzo, il figlio del Senatùr consigliere in Lombardia, rischia di mettere nei pasticci il Trota. Sull’imprenditore, grande amico di Bossi jr, è infatti aperta un’indagine della procura per alcuni affari immobiliari nel Bresciano.
Lo riporta il quotidiano La Repubblica che in un ampio articolo ricostruisce l’amicizia pericolosa del figlio di Bossi con il fidanzato dell’assessore regionale.
Bossi jr, riporta il giornale diretto da Enzo Mauro, durante la campagna elettorale delle regionali 2010 trovò ospitalità nella villa di Uggeri mentre stava raccogliendo preferenze. In quella villa, come scrive il quotidiano, erano state segnalati festini con escort e cocaina, confermati poi dai riscontri investigativi.
A quelle serate risultava presente anche il Trota. Il consigliere regionale leghista, ricorda il quotidiano,  non è formalmente indagato, ma l’inchiesta comunque lo riguarda.
Teatro delle serate a luci rosse innaffiate dalla neve sarebbe stata una villa a Roè Volciano, sulle colline vicine a Salò, nel Bresciano, di proprietà di  Uggeri.
Il fidanzato della Rizzi sarebbe già stato coinvolto in un’altra bravata, come ricorda La Repubblica, quando, insieme con Bossi jr., a  Ponte di Legno, scorrazzando in quad in una riserva naturale, i due amici distrussero il campo di un contadino, imbattendosi poi in una guardia forestale. Ci sarebbe stato anche un colpo di pistola, vicenda su cui indagano i carabinieri di Breno.
Uggeri, continua il quotidiano,  conduce uno stile di vita brillante (feste in stile Billionaire con fuochi d’artificio e elicotteri in giardino), ed ha offerto la sua abitazione come quartier generale al figlio del senatùr durante la campagna elettorale che lo fece eleggere con circa 12 mila preferenze. Insieme con lui, ad aiutarlo nella campagna elettorale, c’era anche Valerio Merola, ex presentatore tivù in arte Merolone,  che lo accompagnava nei locali del Garda.
Nello stesso periodo però, come riferisce Repubblica,  i carabinieri di Brescia e la Guardia di Finanza stavano tenendo d’occhio Uggeri per una presunta frode fiscale: l’uomo, secondo gli investigatori, apre e chiude società a un ritmo vorticoso. Un sistema che gli consente di evadere il fisco e realizzare profitti. Ed è nel corso di queste indagini che alcuni testimoni hanno messo i militari sulla pista dei festini con cocaina e prostitute.
Uggeri & Co, scrive il giornale di Enzo Mauro,  avrebbero utilizzato il giovane Bossi come specchietto per le allodole e, in almeno una delle sue società, il compagno della Rizzi avrebbe coinvolto il figlio del leader della Lega. L’indagine è ancora coperta da uno stretto riserbo. Le ipotesi di reato più pesanti (droga, prostituzione), riguarderebbero Uggeri e un suo socio.
Si allunga quindi la lista di guai che vedono coinvolti esponenti della Lega Nord, e, ancora una volta, vengono fatti i nomi di Renzo Bossi e  di Monica Rizzi, quest’ultima già finita nella bufera per la finta laurea conseguita in Psicologia e alla presunta qualifica di psicoterapeuta infantile e, successivamente, per il presunto dossieraggio per eliminare dalle liste del Carroccio avversari scomodi. Un’operazione che  vedrebbe coinvolto, oltre all’assessore regionale allo Sport  anche il maresciallo delle Fiamme Gialle Francesco Cernigli, del nucleo di polizia giudiziaria. Sul caso è aperto un fascicolo dalla Procura di Brescia nel quale la Rizzi è indagata con l’accusa di trattamento illecito di dati protetti.
Vicenda dal quale “il trota” si è chiamato fuori.

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