Castegnato, presepe dato alle fiamme

Un altro episodio di vandalismo contro la rappresentazione della Natività. Bruciata la struttura realizzata presso la santella del buon viaggio.

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(red.) Emulazione? Sicuramente un gesto stupido, forse solo “una ragazzata” come l’ha definita il vicesindaco di Castegnato (Brescia)Patrizia Turelli, di fronte all’ennesimo atto vandalico contro una rappresentazione della Natività avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì nel paese franciacortino.
Ignoti vandali notturni hanno infatti dato fuoco al presepio all’aperto, allestito sul retro della santella del buon viaggio, l’edificio più antico di Castegnato che risale al 1300-1400. La santella, restaurata dagli alpini nel 1983 e che ospita la “Madonna del Buon Viaggio” di Dino Decca, consentiva il riposo ai viandanti che percorrevano la Pedemontana, la via romana tra Brescia, le colline ed il lago.
Hanno bruciato la capanna ed interamente distrutto i personaggi di compensato al suo interno: San Giuseppe ed il Bambin Gesù, mentre della Madonna resta un pezzo del corpo scampato alle fiamme.
“Questo Natale ha visto un rifiorire di presepi un po’ in tutte le vie e questo, all’incrocio tra via Magenta e via Cavezzo era particolarmente bello ed era visitato da molte famiglie”, ha commentato il vicesindaco Patrizia Turelli. “Ad allestirlo e a curarlo ci stavano pensando i Falappi, famiglia di contadini. E’ un fatto grave, è uno sfregio che ancora una volta colpisce una immagine religiosa. Qualche tempo fa è stata imbrattata la madonna alla Cappella dell’alpino, adesso hanno bruciato il presepio. Spero davvero”, ha concluso il vicesindaco, “che si tratti di una ragazzata che, per quanto deplorevole, voglio considerare un episodio sporadico”.
Un evento fotocopia si è registrato nelle stesse ore a Castenedolo dove è statodato fuoco al presepio posto all’esterno della chiesa parrocchiale, sulla piazza centrale del paese. In questo caso, però, gli autori del gesto sono stati identificati: si tratta di un gruppetto di minorenni, tra i 15 e 16 anni, una decina, residenti nella frazione Macina. Gli adolescenti avrebbero dato fuoco alla paglia posta sotto le sagome di compensato nella capanna utilizzata per il presepe vivente a Natale. Le fiamme hanno rapidamente attaccato tutta la struttura che è andata in cenere e che è stata poi rimossa dagli addetti comunali.
Nei giorni antecedenti il Natale, anche in città si sono verificati fatti simili, tant’è che in via Volturno, dove sono state sfregiate alcune statue e rubata l’effigie del Bambinello, il Movimento Cristiano Lavoratori e il Comune di Brescia hanno deciso di rimuovere l’installazione, dopo i ripetuti gesti di intolleranza ed inciviltà.
I residenti del quartiere Fiumicello hanno però deciso di sostituire la Natività allestendo un altro tipo di presepe, questa volta su un telo riportante la scritta “Casa costruita sulla roccia”. Alle 18 di questo venerdì è poi fissato un momento di preghiera con il parroco don Osvaldo Resconi e il curato don Bosetti.

 

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