San Polo, nessun parente per Assunta

La salma della donna uccisa dalla madre lo scorso giovedì è ancora all'obitorio in attesa che qualche familiare chieda il nulla osta per la sepoltura.

(red.) Un dramma nel dramma che si alimenta di incertezza, amarezza e ulteriore solitudine. Nessuno dei familiari di Assunta Arcieri, la 49enne disabile uccisa lo scorso 29 dicembre dalla madre Concetta Cottone, 77 anni, nella loro abitazione di San Polo (Brescia), ha chiesto il nullaosta per la sepoltura della donna.
La famiglia di tre donne (insieme alla vittima e all’anziana mamma con loro anche l’altra figlia gemella Antonietta, ora affidata ad una comunità protetta) non ha infatti alcun contatto con i parenti che risiedono al Sud, ma nemmeno nessun rapporto di amicizia con vicini o conoscenti.
Un nucleo rinchiuso su se stesso dove i legami di sangue hanno preso il sopravvento, acuiti da un difficile situazione legata alla malattia psichica delle due figlie. La famiglia di Concetta Cottone, vedova, ma da tempo separata dal marito, aveva già vissuto un dramma negli anni ’80 quando la più piccola delle figlie si era suicidata.
In via Raffello 194, l’abitazione in cui si è consumata la tragedia, le tre donne vivevano da anni, ma non avevano allacciato rapporti con nessuno nel quartiere. Nella piccola casa non c’era nemmeno il telefono, e neanche la televisione.
La salma di Assunta si trova ancora all’obitorio dell’ospedale Civile, in attesa che il Pm Claudio Pinto disponga il nullaosta per i funerali.
La madre Concetta invece resta in carcere, dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto sabato in cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato.
Dall’autopsia eseguita nell’istituto di Medicina legale del Civile risulterebbe che la morte della 49enne sia dovuta a concause legate alle percosse e al soffocamento, ma forse anche all’ingestione di farmaci assunti dalla 49enne quella mattina. Per gli esiti degli esami tossicologici però si dovrà attendere ancora qualche settimana.
Non ultima, la questione dei funerali di Assunta: con la madre in carcere, il padre defunto e senza l’intervento di nessun familiare, mancando il denaro per le esequie queste verranno effettuate secondo le modalità del funerale pubblico dei poveri.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.