Inflazione, colpo di coda a fine 2011

Nuova impennata dell’andamento congiunturale con una crescita dello 0,4%. A determinare il segno più soprattutto, ancora una volta, il costo del petrolio.

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(red.) In attesa che l’Istat pubblichi i dati definitivi  dell’andamento dell’inflazione (il prossimo 16 gennaio) l’ufficio statistica del comune di Brescia ha diffuso quelli relativi al mese di dicembre per la nostra città.
L’anno 2011 si conclude con una nuova impennata dell’andamento congiunturale dell’inflazione salita dello 0,4% soprattutto in conseguenza, e ancora una volta, degli aumenti relativi ai prodotti petroliferi e ai prodotti stagionali. Il tasso tendenziale si attesta al 3,3%, così come registrato nel bimestre precedente. “Gli indicatori di trend, lievemente calati”, viene evidenziato, “continuano a segnalare prospettive inflative”.
Aumenti si segnalano per i capitoli trasporti (viaggi aerei, ferroviari nazionali e marittimi ma anche carburanti e listini autovetture), ricreazione spettacolo e cultura (impianti risalita, pacchetti vacanza, ingressi ai parchi divertimento, pay tv e dvd), bevande alcoliche e tabacchi (incrementi per tutti i prodotti del capitolo), prodotti alimentari e bevande analcoliche (aumentano latticini, uova, prodotti ittici freschi, zucchero, caffè, frutta secca, mentre risultano altalenanti i prezzi delle carni), mobili articoli e servizi per la casa (aumenti consistenti per detersivi); servizi ricettivi e di ristorazione (agriturismo e campeggi) e altri beni e servizi (aumento dei prodotti per la cura e l’igiene personale, in calo il prezzo delle fedi in oro).
Sono in calo i settori comunicazioni (diminuzione dei prezzi dei telefoni cellulari, in aumento apparecchi per la telefonia fissa, smartphone e servizi vari di telefonia) e il capitolo servizi sanitari e spese per la salute (diminuzione dei prezzi dei farmaci di fascia A). Invariati gli altri capitoli come abbigliamento e calzature, abitazione, acqua ed energia elettrica (tariffe idrauliche ed energetiche immutate rispetto al mese di novembre) ma in aumento è il prezzo dei combustibili da riscaldamento (gasolio) e ulteriore lieve aumento per i canoni di affitto da privati.

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