Multiutility del Nord, A2A nei giochi?

L'ipotesi è quella di creare un grande polo energetico del Nord Italia. Un asse Torino-Genova-Trieste in cui potrebbe entrare anche A2A.

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(red.) Sta per nascere una multiutility del Nord Italia? Il dadò è stato tratto, la discussione aperta, nei giorni scorsi, a Torino, dove il sindaco Piero Fassino (Pd) ha incontrato il primo cittadino di Trieste Roberto Cosolini (Pd) per discutere della possibilità di creare un’aggregazione tra le società fornitrici di servizi Iren e Acegas-Aps, ex municipalizzata controllata dai comuni di Padova e Trieste.
L’operazione permetterebbe alla società controllata dai comuni di Trieste e Padova di fare il salto dimensionale mentre all’utility di Torino, Genova, Parma, Reggio Emilia e Piacenza di penetrare verso i mercati del Triveneto e nei paesi dell’Est europeo.
Un triumvirato Trieste- Genova-Torino nel campo dell’energia. Questo il progetto a cui sta lavorando l’amministrazione comunale del capoluogo giuliano per far fare il salto di qualità ad Acegas-Aps.
L’idea, ancora embrionale secondo quanto scrive Milano Finanza, è di siglare un’alleanza con Iren (le forme dell’intesa sono ovviamente ancora tutte da definire) per affrontare con spalle più robuste le sfide di un mercato energetico sempre più competitivo. Dal canto suo, Iren (società nata dall’aggregazione delle ex municipalizzate di Torino, Genova, Parma, Reggio Emilia e Piacenza) vedrebbe con favore l’operazione, in quanto l’alleanza con Acegas-Aps non solo potrebbe fornire alla società presieduta da Roberto Bazzano uno sbocco verso i mercati del Triveneto, ma potrebbe anche rappresentare un’importante rampa di lancio verso i mercati dell’Est europeo.
“Per Iren e A2A AcegasAps è certamente un interlocutore interessante”, ha detto il sindaco torinese al Piccolo, “per costruire insieme sinergie e collaborazioni che consentano di realizzare quelle dimensioni di scala sempre più necessarie per stare sul mercato oggi. Perché il problema delle multiutilities italiane, come ad esempio la stessa Iren, è che sono arrivate a una misura intermedia: o refluiscono o compiono il salto, come già avvenuto in altri Paesi, la Francia per esempio”.
Il discorso potrebbe dunque anche allargarsi anche ad A2A in quanto la multiutility nata dalla fusione delle due ex municipalizzate di Brescia e Milano e Iren, che insieme controllano Edipower, potrebbe dare vita ad una società di grandi dimensioni che porterebbe anche un incremento degli utili per i soci azionisti. Un’ipotesi che viene valutata con apprezzamento sia dalla Loggia sia dal capoluogo lombardo.
Per Franco Baiguera, consigliere di sorveglianza di A2A e presidente di Delmi la fusione potrebbe rivelarsi utile. A2A potrebbe fare capo ad un’unica soldi con due società diverse: Brescia per il settore ambiente (come auspicato anche dalla Loggia) e Milano per quello energetico.

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