A2A, sindacati contro la cessione delle quote

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(red.) “No” alla ipotizzata cessione delle quote di A2A da parte dei comuni di Brescia e Milano. Ad esprimere contrarietà Filctem-Cgil di Brescia, che esprime preoccupazione per l’ipotetica dismissione societaria da parte delle amministrazioni per fare fronte alle esigenze di bilancio.
“Parlare di dismissione di azioni, anche se parziale”, si legge in una nota del sindacato, “significherebbe indebolire la governance comunale”, che, viene sottolineato, “eroga servizi alla cittadinanza, opera in settori strategici per la ripresa economica/occupazionale del territorio locale e non solo, per non parlare delle future decisioni riguardanti la cosiddetta superutility”.
Per la Filctem-Ciglsi tratterebbe di un impoverimento del Comune “e trovarci nella necessità di nuove dismissioni pubbliche”.
Per Uil e Uilcem provinciali non è opportuno “vendere quote in un contesto economico di forte incertezza, anzi, questo è il momento di rafforzare la governance bresciana”. Sulla stessa linea anche Flaei-CisL che , come spiega il segretario generale Daniela Manessi rileva come “ inopportuna la cessione di quote comunali di A2A quale risposta a una esclusiva necessità di carattere finanziario”. “Non dobbiamo cedere a facili tentazioni di “cassa” contingenti”, ma, è l’auspicio espresso, serve “una maggior presenza di A2A con ricadute positive sul territorio bresciano”.

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