Green Hill, sabato fiaccolata antivivisezione

L'iniziativa è in programma a Montichiari, a partire dalle 17,30, ed è organizzata dal coordinamento Occupy Green Hill, "che dopo il presidio ha trovato nuove energie".

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(red.) Nuova iniziativa contro Green Hill, l’allevamento di Beagle destinati alla sperimentazione animale, con sede a Montichiari, in provincia di Brescia.
Sabato 14 gennaio, a partire dalle 17,30, proprio a Montichiari, è stata organizzata una fiaccolata contro la vivisezione, “e centinaia di persone”, si legge in una nota del colletivo Occupy Green Hill, “si ritroveranno ancora una volta per ribadire la chiusura dell’allevamento. Dopo un 2011 chiuso con un’inchiesta da parte delle Procura della Repubblica di Brescia, la dichiarazione del presidente della Regione Lombardia (leggi qui), Roberto Formigoni, che ha posto all’esame degli Uffici competenti lo studio di una proposta di legge per mettere al bando gli allevamenti di cavie, e l’interrogazione parlamentare per la chiusura urgente dell’allevamento presentata da Andrea Zanoni al Parlamento Europeo, la campagna contro la vivisezione non si ferma e continua a tenere desta l’attenzione di chi potrebbe intervenire, ma attende una decisione dall’alto, e di chi ha fatto promesse”.
Secondo il coordinbamento animalista “molte sono le domande che i cittadini italiani hanno posto e ancora aspettano delle risposte sulla vicenda dell’allevamento Green Hill, molti sono gli impegni presi dalle istituzioni per la chiusura di questa anticamera della morte per migliaia di cuccioli di Beagle. Gli italiani non s’arrendono, la lotta contro Green Hill e contro la vivisezione non finisce. Anzi, dopo il presidio durato un mese prima nella piazza del Municipio e successivamente ai piedi dell’allevamento, si sono ritrovate nuove energie, stimoli all’azione e nuove persone impegnate in prima persona, perché stanche di attendere cambiamenti dall’alto”.
Questo gruppo di cittadini ha dato vita a OccupyGreenHill, “un movimento pacifico fatto da singoli individui che vogliono attivarsi in prima persona con iniziative spontanee di protesta e azione, mettendosi in gioco senza capi, leader, bandiere, partiti o tessere associative, tutti uniti per la liberazione dei cani. La protesta di OccupyGreenHill non si ferma: dal presidio conclusosi il primo gennaio, la protesta continuerà il 14 gennaio con la fiaccolata, e non s’arrenderà fino alla chiusura di questo lager.

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