Pm10 alle stelle, si va verso il blocco?

Le centraline Arpa rilevano nove giornate consecutive di esuberi. Al 12esimo dovrebbe scattare, in automatico, lo stop alla circolazione dei mezzi.

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(red.) Il week end si avvicina e, nel conteggio che segna il numero delle giornate di esuberi da polveri sottili, la città e l’hinterland bresciano si avvicinano al momento fatidico in cui, raggiunti i 12 giorni continuativi di smog, dovrebbe scattare il blocco domenicale delle auto.
Questo però, come già ha dimostrato il recente passato,se le giornate in cui le Pm10 continueranno a rimanere stabilmente oltre la soglia di attenzione. In caso contrario, basterebbe solamente che si verificassero due giornate consecutive in cui i livelli di inquinanti si mantengano sotto il limite in tre delle quattro centraline posizionate tra Brescia e provincia, che lo stop ai mezzi verrebbe scongiurato.
Intanto però, prosegue la serie negativa e la qualità dell’aria non è certamente buona. Le centraline Arpa segnano, dato di giovedì 19 gennaio, esuberi in tutte e quattro le stazioni (Broletto, Villaggio Sereno, Rezzato, Sarezzo, rispettivamente con 170 microgrammi al metro cubo, 139, 134 e 118).
Un trend costante dall’ 11 di gennaio in tre almeno delle quattro postazioni di rilevamento. E i livelli, come dimostrano i dati di ieri, sono ben oltre la soglia limite. Una situazione che segna purtroppo un continuum con quanto avvenuto anche nel 2011, anno in cui Brescia si è posizionata al quinto posto nazionale per giorni di esuberi.
Sul sito dell’Agenzia regionale per l’ambiente viene indicato (dato di mercoledì 18 gennaio) il valore medio di inquinanti per l’agglomerato di Brescia, calcolato in 129 microgrammi per metro cubo. Viene data anche nota delle previsioni atmosferiche per la settimana in corso che possono essere più o meno favorevoli all’accumulo di inquinanti: venerdì e sabato, secondo Arpa Lombardia, sono attese condizioni “favorevoli alla dispersione o variabili nel corso della giornata”, mentre domenica (come già avvenuto per giovedì) “condizioni atmosferiche favorevoli all’accumulo di inquinanti”.
E se anche dovessimo raggiungere le 12 fatidiche giornate consecutive di esuberi, resterebbe comunque un nodo da sciogliere: a chi spetta la competenza del blocco dei mezzi per le strade provinciali? Un punto cruciale ed irrisolto, già dibattuto a lungo nel corso dei vertici tra i cosiddetti comuni bresciani dell’area critica.
Tocca ai comuni stessi, alla Provincia o alla Regione? La prefettura di Brescia ha più volte sottolineato che tale compito spetta ai comuni o, in grado superiore, alla Regione che ha comunque già predisposto misure per il contenimento degli inquinanti.
Un rimpallo di responsabilità tra Broletto, Loggia e Pirellone che rischia ancora una volta, di risolversi con un nulla di fatto.
Per i sindaci dei comuni del Bresciano, il blocco ai mezzi non ha alcuna efficacia se il provvedimento non viene esteso alle tratte stradali della provincia. Una giusta osservazione che però non riesce a trovare un’adeguata risposta dalle istituzioni.

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