Materne, chiuse le mense sotterranee

Nelle sedi delle scuole dell'infanzia Trento, Tonini, Bettinsoli e Leonessa e Gallo del Villaggio Sereno manca la deroga da parte dell'Asl. Arcai: "Nessun taglio".

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(red.) Nuovo caso a Brescia per le scuole materne. Ma, questa volta, i “tagli” non riguardano il numero di posti disponibili (come nel caso delle scuole Caionvico, Gallo, Rebuffone e Valotti, al entro di una querelle tra genitori e Loggia, ma la “sforbiciata” riguarda le mense.
Non è stata infatti ancora rinnovata dall’Asl la deroga per l’utilizzo dei locali sotterranei adibiti a cucine e refettori di alcuni istituti cittadini come le scuole dell’Infanzia Trento, Tonini, Bettinsoli e Leonessa e Gallo del Villaggio Sereno.
In mancanza dell’autorizzazione, il responsabile dell’area della pubblica istruzione del Comune di Brescia Francesco Falconi ha deciso per la chiusura dei sotterranei e i bambini ora sono costretti a mangiare nelle stesse aule dove svolgono attività scolastica e ludica, con i disagi che la situazione comporta.
Laura Galli Pasini, rappresentante di classe della Trento, ha utilizzato il social network Facebook per mettere in luce la vicenda e, anche, per chiedere delucidazioni in merito.
“Alla Trento”, scrive la mamma bresciana, “i bambini da giovedì consumano i pasti preconfezionati in sezione, con gravi disagi per i bimbi e lo svolgimento dell’attività didattica. Nel caso della Trento l’esternalizzazione dei pasti comporterebbe sicuramente un risparmio per l’Amministrazione, a fronte di una minore qualità del servizio erogato e del cibo in generale oltre che una produzione abnorme di rifiuti in plastica (tutto è confezionato in vaschette monoporzione e pasti sono 100 al giorno)”.
“La situazione è in costante evoluzione e visti i recenti provvedimenti dell’Amministrazione i genitori (di concerto con insegnanti, impegnati in questi giorni in intense riunioni sindacali) cercheranno di essere il più vigili possibile per mantenere elevata la qualità del servizio destinato ai nostri bambini”.
Non è mancata la replica dell’assessore Andrea Arcai che ha spiegato come il provvedimento non sia in alcun modo legato ai tagli operati dall’amministrazione comunale, ma sia legata alle prescrizioni dell’Asl.

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